Oggi parliamo di otiti e di come il trattamento Osteopatico possa rappresentare un valido aiuto anche preventivo; chiaramente affiancato alla terapia medica tradizionale (NON SOSTITUISCE INFATTI IL TRATTAMENTO FARMACOLOGICO).
Perché i bambini sono più soggetti alle otiti? Su di loro la tuba di Eustachio ( canale che collega l’orecchio medio alla nasofaringe) risulta essere più orizzontale rispetto a quella nell’adulto; questo orientamento rende difficile un buon drenaggio favorendo quindi la stasi e l’insorgenza di otiti (come mostra l’immagine). Questa struttura ha molteplici funzioni tra cui quella di drenare appunto i fluidi provenienti dall’orecchio impendendo però un ritorno in senso contrario, inoltre equilibra le pressioni dell’orecchio interno. Il compito dell’osteopata é quello di favorire il drenaggio andando a trattare le strutture in relazione con la tuba. Tra le strutture principali troviamo certamente l’osso sfenoide, temporale, mandibola con muscolatura masticatoria annessa (il muscolo pterigoideo interno prende inserzione sulla tuba quindi una sua restrizione potrebbe influire negativamente sulla pervietà della tuba) per quanto riguarda la componente cranio- facciale. La gravidanza è un momento magico per ogni donna che la desidera ma può portare con se qualche fastidioso dolore.
Tra i dolori più comuni abbiamo certamente dolore lombare, gonfiore degli arti inferiori, episodi più frequenti di mal di testa , dolore cervicale, dolore pelvico , reflusso gastroesofageo. Ogni trimestre è caratterizzato da diversi cambiamenti posturali e ormonali che portano con se quindi la possibile insorgenza di disturbi di varia natura. 1* trimestre —> - cambiamenti ormonali importanti legati soprattutto all’aumento della gonadotropina (HCG) che determinano Nausea e Vomito con inappetenza . - Tensione al seno perché la ghiandola mammaria si sta preparando a produrre colostro. - Stanchezza - Scialorrea (aumento della salivazione); - Stitichezza (aumenta il progesterone che riduce la motilità dell’intestino). 2* trimestre—> - il seno aumenta ulteriormente spesso determinando una chiusura del cingolo scapolo-omerale ; - Le dimensioni dell’utero crescono modificando l’equilibrio antero-posteriore e il peso sul pavimento pelvico. - Sensazione crampiforme agli arti inferiori (spesso notturni) - Frequenti infezioni urinarie. 3* trimestre—> - dolori maggiori sulla colonna e a livello pubico; - Bruciore di stomaco a causa della pressione che l’utero esercita sullo stomaco; - Il gonfiore a carico degli arti inferiori aumenta; - Stimolo maggiore a fare la pipì —> utero preme sulla vescica , maggior carico sul triangolo anteriore del pavimento pelvico; - Sbalzi umorali : si riduco estrogeni e progesterone ed aumenta l’ossitocina che ha il compito di preparare l’organismo della mamma al parto; - Insonnia - Emorroidi —> aumento di pressione sul pavimento pelvico, difficoltà circolatoria, cattive abitudini ( fumo di sigaretta, pantaloni eccessivamente stretti, spingere quando si va in bagno, sedentarietà). Il trattamento Osteopatico mira all’eliminazione delle tensioni muscolari ed articolari consentendo quindi alla donna di adattarsi al meglio ai vari cambiamenti. Non è doloroso/ pericoloso ne per la futura mamma ne per il bebè ed fondamentale anche nella fase del Post-Partum. Le medicine alternative postulano l'esistenza di forze organiche che vanno al di là del campo unitario delle scienze mediche. I concetti universali di pratiche terapeutiche tradizionali includono la convinzione che la salute sia uno stato di armonia tra mente e corpo e che la perdita di quest'armonia conduca alla malattia.
Con buona pace della medicina basata sull'evidenza (EBV) da una recente analisi epidemiologica (Passalacqua et al., 2000) in Italia la percentuale di persone che ricorrono a medicine alternative è del 30%,con punte del 50% in Australia e, di recente, anche negli Stati Uniti. Fino al 70% in Germania e di poco meno in Francia. Come mai? Sono tutti impazziti? Tutti manipolati da una qualche potente lobby anti farmaci più forte della lobby dei produttori di farmaci? Forse bisognerebbe dedicare più tempo e più soldi nella ricerca in questo ambito usando però un metro di misura adeguato, se continuiamo a misurare i risultati della medicina alternativa con il metro della medicina allopatica è come misurare un peso con il metro. Quando si parla di STRETCHING c’è sempre una gran confusione perciò è importante fare un po’ di chiarezza (evidenze scientifiche ). Vale la pensa chiedersi se e quando farlo? La risposta è sì!
Si dice che lo stretching aiuta a ~ prevenire gli infortuni ~ aumenta la performance ~ aiuta a recuperare in tempi minori ~ favorisce e preserva la mobilità articolare Andiamo a vedere insieme i 4 punti —> il tono del muscolo è controllato da fusi neuromuscolari e organo tendineo del Golgi: i primi si attivano quando il muscolo viene stirato eccessivamente e lo fanno contrarre, i secondi invece si attivano quando c’è troppa tensione e fanno rilasciare il muscolo. Se prima di un’attività di potenza e velocità andiamo a fare uno stretching statico inibiamo la risposta fusale , la qualità della contrazione sarà alterata e questo aumenterà la probabilità di infortunio. Lo stretching dinamico non altera il tono, quello balistico lo eccita. Quindi i differenti tipi di stretching (statico, dinamico, balistico) alterano l’attività propriocettiva del muscolo e con questo possono aumentare o diminuire la possibilità di infortunio. Un muscolo leggermente allungato genera più forza mentre un muscolo eccessivamente allungato genererà meno forza. Lo stretching statico ha senso farlo nel momento in cui i ROM (range of movement) sono ridotti e insufficienti rispetto allo sport che svolgo. Non sempre lo stretching aiuta il recupero anzi a volte lo ostacola : durante l’attività fisica il muscolo è sottoposto a tensioni e stiramenti , quando facciamo stretching sottoponiamo il muscolo ad un ulteriore stiramento che può causare altri microdanni. Inoltre l’allungamento genera vasocostrizione che riduce l’afflusso di sangue fondamentale per il recupero. Per noi osteopati il concetto di arteria suprema è fondamentale : un’articolazione mantiene la sua mobilità se innervata e irrorata correttamente. Fare movimento idrata i tessuti quindi fare stretching previene l’invecchiamento tissutale e mantiene sane le articolazioni. Quindi ricorda che non è importante se fare o non fare stretching MA QUANDO farlo e COME FARLO!!! A chi è rivolto il trattamento osteopatico? A TUTTI
Alle persone di tutte le età e con stili di vita differenti: dal bambino alla persona più anziana, allo sportivo, a chi è più sedentario, alle donne in gravidanza.. insomma proprio a tutti! E non per forza deve essere presente una sintomatologia, un fastidio o un dolore.. fare un check dall’osteopata una volta ogni tanto farà solo che bene al vostro corpo. I PIVOT DELLA COLONNA VERTEBRALE IN GRAVIDANZA
La colonna nella donna in gravidanza è sottoposta a tensioni dovute alla "postura posteriore". A partire dalla 12 settimana l'utero smetterà di essere un organo intrapelvico per espandersi nell'addome fino ad arrivare a 2 cm dal processo xifoideo. L'input dei cambiamenti vertebrali parte dall'iperlordosi lombare e successivi adattamenti del resto della colonna. Il diaframma, sottoposto al gioco delle pressioni, si appiattisce aumentando la trazione a livello dei pilastri e sovraccaricando ulteriormente il passaggio toraco-lombare. 5 MOTIVI PER ANDARE DALL’OSTEOPATA
Ha poche controindicazioni, come per esempio fratture, patologie molto gravi o lesioni che necessitano un intervento medico. È adatto a qualsiasi fascia di età: infatti è efficace dai bambini agli anziani. Non comporta l’uso di farmaci: l’osteopatia è una terapia manuale, quindi si avvale di manipolazioni e tecniche specifiche. È indicata per molte problematiche comuni: mal di testa, disturbi del sonno, disturbi gastrointestinali, dolori alla schiena, fastidio alle articolazioni (spalla, anca, ATM..). Stimola l’autoguarigione del corpo: con il trattamento osteopatico vengono inviati al corpo degli input che una volta elaborati attivano il processo di autoguarigione già presente nel nostro corpo. Si parla impropriamente di NERVI ACCAVALLATI per indicare una condizione di dolore acuto che insorge in alcune aree muscolari.
Questi dolori più o meno acuti non sono certo determinati dallo spostamento dei nervi che rimangono sempre nella stessa posizione (PER FORTUNA) ben protetti da muscoli, fasce e segmenti ossei! Piuttosto il dolore causato dall’’’infiammazione è legato ad uno stato tensivo del muscolo non corretto: qui parliamo di Trigger Point= “punto grilletto”. Cosa sono?? Zone rigide, ischemiche, poco contrattili all’interno di una bendelletta di un muscolo. Il dolore può essere alla palpazione o irradiarsi in altre zone ( dolore riflesso). —> possono essere attivi = presenza di sintomatologia dolorosa alla palpazione, al movimento e a riposo. —> latenti = dolore solo alla palpazione. Cosa crea questo dolore?? stress sedentarietà posture scorrete attività fisica molto intensa variazioni climatiche importanti. |
ATTENZIONE LEGGEREIl dottor Paonessa non rilascia AutoriMarco Paonessa Archivio
Settembre 2021
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