di Francesco Bottaccioli
Dalla medicina alternativa alla medicina integrata Il primo organismo statale a occuparsi nel mondo occidentale di medicine e terapie diverse da quelle convenzionali è stato l’Office of alternative medicine, istituito nel1992 presso gli statunitensi National institutes of health (NIH). Pochi anni dopo l’Office si trasformò in National center for complementary and alternative medicine (NCCAM). L’acronimo CAM (Complementary and Alternative Medicine) divenne sinonimo di quelle che in Europa venivano chiamate medicine non convenzionali. A partire dai primi anni del 21° sec. si è andata sempre più diffondendo la definizione di medicina integrata (integrative medicine negli Stati Uniti, integrated medicine in Gran Bretagna), marcando così l’aspetto complementare delle medicine non convenzionali. In questo saggio useremo prevalentemente queste ultime definizioni, anche se, talvolta, a seconda del contesto, useremo anche la generica dizione medicine non convenzionali.
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La Sindrome dello Stretto Toracico, chiamato anche Sbocco Toracico o Egresso Toracico (SST), comprende una serie di disordini, nei quali vi è la compressione del plesso brachiale, dell’arteria o della vena sottoclavicolare o di entrambi, proprio nella zona dell’egresso toracico. La maggior parte dei pazienti ha sintomi neurologici al braccio ed alla mano.
Vari sono i fattori che predispongono i pazienti a sviluppare la SST. Molti sono i pazienti che rispondono bene ad un trattamento conservativo Osteopatico, che dovrà essere calibrato su ogni paziente in funzione di ciò che si troverà a livello biomeccanico. La chirurgia deve essere contemplata solo dopo aver provato sistemi meno invasivi, quindi per ultima istanza. Spesso sono gli stessi chirurghi che suggeriscono ai pazienti di cercare di risolvere tale problema in maniera Osteopatica, e solo dopo di rivolgersi alla chirurgia. La SST coinvolge molto di più di una locale compressione neuro-vascolare. I trattamenti di rilascio miofasciale ed esercizi di stretching possono essere solo parzialmente o temporaneamente di successo, fino a quando tutte le altre strutture coinvolte nella disfunzione somatica, cranio sacrale, ATM etc. non saranno trattate. La Sindrome dello Stretto Toracico è un gruppo di sintomi che provengono non solo dalle estremità superiori, ma anche dal torace, collo, spalla e testa, che provengono da una compressione intermittente e posizionale. Anatomicamente, la zona della SST è delimitata dai muscoli Scaleno Anteriore e Medio, la fascia di Sibson (sopra la cupola all’apice del polmone), la clavicola, la prima costa, con la possibile ipertrofia dei muscoli Succlavio e Piccolo Pettorale, il legamento Costo-Clavicolare, la vena Giugulare Interna, il nervo mediano ed il processo coracoideo. Questa apertura possiede una larghezza antero-posteriore che può variare da 0,4 a 3,5 cm. L’intrappolamento in questa zona, di solito, coinvolge: una combinazione di disfunzione articolare nella prima articolazione costo-trasversale; adesione o ipertonicità degli Scaleni Anteriore e Medio, dovuto all’irritazione della radice nervosa; spondilosi; degenerazione articolare (osteoartrite) o irritazione delle facete articolari, risultando nella Sindrome dello Scaleno Anteriore. Alcuni autori affermano che il muscolo primario coinvolto in questa sindrome sia lo Scaleno Anteriore, e che lo Scaleno Medio semplicemente rappresenti un margine limitante per la compressione. Il 26 aprile 2012 il decreto francese n° 584 ha definito gli atti e le condizioni di pratica osteopatica riguardante anche i cittadini dell'Unione Europea che desiderano utilizzare il titolo di osteopata sul territorio francese nell'ambito della libera prestazione dei servizi. La notizia, pubblicata sul sito francese dell'Osteopatia www.osteopathie-france.net nella sezione leggi e decreti ha per oggetto il chiarimento delle disposizioni di attuazione direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 7 settembre 2005 relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali applicabili all'uso come un osteopata. Di seguito segnaliamo alcuni passaggi fondamentali del decreto. L'art. 10 della seconda sezione definisce la Libera prestazione dei servizi. Nello specifico: “L'osteopata, un cittadino di uno Stato membro dell'Unione europea o in un altro Stato parte dell'accordo sullo Spazio economico europeo, che esercita legalmente l'attività in uno Stato, può compiere atti professionali in Francia, su base temporanea e occasionale, senza dover procedere con la registrazione....". "La prestazione temporanea e occasionale di servizi deve essere valutata caso per caso, in particolare in termini di durata, frequenza, periodicità e continuità (...) Quando l'esercizio o la formazione per la professione osteopatica non è regolamentata nello Stato in questione, l'osteopata deve dimostrare di aver lavorato per almeno due anni nel corso dei precedenti 10 anni”. L'iter da compiere è il seguente: Art. 10-1 - La prestazione del servizio è soggetta ad una dichiarazione preventiva, accompagnata da documenti giustificativi (stato civile, nazionalità, la legittimità di esercitare nello Stato membro di origine o di provenienza, in assenza di divieti, l'assicurazione professionale ) da inviare al direttore generale della salute dell'Agenzia Regionale entro la primavera. Entro un mese dal ricevimento della dichiarazione, il direttore esecutivo dell'Agenzia regionale competente dopo aver esaminato il caso, informa l'osteopata richiedente decidendo se può o meno cominciare ad esercitare la professione osteopatica. Nel caso la verifica delle qualifiche professionali dimostra una differenza sostanziale con la formazione richiesta in Francia, l'osteopata richiedente l'esercizio della professione in Francia deve dimostrare di aver acquisito le lacune nelle conoscenze e competenze, anche attraverso la presentazione di una prova attitudinale. Se egli adempie questo controllo, entro un mese può iniziare a fornire servizi. In caso contrario, sarà informato che non può iniziare ad esercitare in Francia. In assenza di risposta dal direttore generale dell'agenzia sanitaria regionale competente nei termini specificati, la fornitura di servizi può cominciare. Art. 10-3 - Il capo dell'agenzia sanitaria regionale competente registra il servizio su una particolare lista ed invierà al richiedente una ricevuta con il suo numero di registrazione. Art. 10-4 - Il servizio è subordinato all'esercizio della professione nonché alle regole professionali applicabili in Francia. "I servizi vengono eseguiti con il titolo professionale dello Stato di origine, in modo da evitare confusione con il professionista francese. Tuttavia, nei casi in cui le qualifiche sono state verificate, il servizio è effettuato con il titolo professionale francese”. A cura di Shipley Connie, Osteopata D.O./Docente IEMODalla fine del secolo scorso a tutt'oggi almeno un quarto di tutte le coppie hanno difficoltà nel concepimento.Queste coppie allora si diriganno ai vari specialisti (ginecologi, andrologi…) dove trovanno assistenza nel concepimento usando diverse tecniche, dalla modificazione dello stile di vita, medicazione, chirurgia, a tutto una serie di possibilità di tecnologie di riproduzione artificiale (ART) del tipo IVF, ICSI, FER, PGD/PGS, IVM etc.. Solo un piccolo percentuale (dal 9 al 28 per cento) porterà a termine una gravidanza usando i vari metodi clinici. Nonostante le varie procedure diagnostiche, non viene individuato alcuna causa dell'infertilità in un numero di donne. Il loro desiderio di avere un figlio rimane insodisfatto. Cos'è l'Infertilità - Impossibilità di procreare; - Impossibilita di fecondare. Secondo L'Organizzazione Mondiale della Salute, si considera una coppia infertile quando dopo 1 anno di rapporti regolari (3-4 volte a settimana) senza alcun metodo contraccettivo, non è avvenuto alcuna gravidanza. - L'incidenza di infertilità nei paesi industrializzati è del 15-20 per cento. - Cause dell'infertilità nella coppia: 35 per cento donne, 30 per cento uomini, 20 per cento entrambi e 15 per cento sconosciuto. - Il punto di massimo di fertilità nella donna: 25 per cento di possibilità di rimanere incinta tra 15-30 anni, questo scende a 12 per cento a 35 anni per poi scendere ancora al 4 per cento a 40 anni (con possibilità di aborto spontaneo per malformazioni genetiche). Cause dell'infertilità femminile - Età (oggi ci si sposa/convive più tardi) - Obesità - Anoressia - Abuso di droghe, alcol, nicotina - Diabete - Malattie della ghiandola tiroidea e del surrene - Apparato riproduttivo: problemi cervico-vaginale, uterine, tubariche, ovariche-ormonali, immunologiche, genetiche, e di eziologia sconosciuta - Cause psicologiche (Stress). Osteopatia e infertilità femminile Partiamo del nostro centralino= L'asse ipotalamo-ipofisi. Ogni alterazione di questo asse comporterà una perturbazione della circolazione liquida. Gli ormoni GNRH prodotti dall'ipotalamo vengono rilasciati all'ipofisi tramite via sanguinee, che a loro volta rilasceranno LH e FSH. La perturbazione di questo asse può essere di origine meccanica (restrizione della mobilità SSB, disfunzione di C0-C1..). Ricordiamoci che l'ipotalamo è situato nel nostro sistema limbico, dunque una causa psicologica (restrizione membranosa) potrà avere un effetto sull'ipotalamo con un eventuale alterazione dei ritmi biologici, neurologici e neuro-endocrini con conseguenza di un blocco dell'asse ipotalamo-ipofisi. Il nostro trattamento osteopatico potrà essere puramente meccanico o membranosa a livello del cranio. Non ci dobbiamo scordare del Sistema nervoso Autonomo, per cui la liberazione della colonna lombare e del sacro sarà importante. Queste vertebre partecipano alla regolazione della vaso motricità a livello della sfera ginecologica. Una restrizione vertebrale può essere all'origine di un ipercontrattilità dell'utero, che è da evitare. Una restrizione di mobilità del sacro, iliache e/o coccige comporterà una tensione anormale sui ligamenti coinvolti, che limiteranno la mobilità dell'utero a loro volta, alterando la sua funzione che è la riproduzione. Il trattamento del tiroide (T3-T4) e del surrene (cortisolo). Una buona vascolarizzazione in queste aree è molto importante (non ci scordiamo anche dell'osso ioide!). Il pancreas è molto importante durante la gravidanza, ricordiamoci del diabete durante la gravidanza! Liberiamolo. Dobbiamo sempre liberare il muscolo Diaframma toracico. Una buona respirazione comporta una buona circolazione dunque anche una buona eliminazione di tutte le sostanze nocive ed una prevenzione di una congestione addomino-pelvico. Il trattamento dell'utero e delle ovaie, la loro mobilità e motilità è molto importante in quanto la mobilità delle tube (dove avviene il concepimento) a sua volta dipende da queste due organi. Una buona vascolarizzazione di questi organi è fondamentale. Ricordiamoci una delle regole dell'osteopatia che L'ARTERIA è SUPREMA. Importante anche il diaframma pelvico, che si blocca facilmente per motivi emozionali, e troviamo spesso in ipertono. Il nostro trattamento osteopatico sarà molto complesso. Entriamo in una zona sensibile, emotiva. Dobbiamo riuscire a trasmettere una calma. Sono coppie che da tanto tempo cercano di avere un figlio, sono stanchi, delusi Sarebbe interessante trattare insieme anche il compagno. Dalla mia esperienza diverse donne dopo il trattamento osteopatico per l'infertilità sono rimaste incinte dopo qualche mese, comunque entro un'anno. Possiamo anche intervenire nelle coppie che sono in attesa per l'inseminazione artificiale. Certamente è difficile dimostrare che l'osteopatia può aiutare nell'infertilità della donna, che comunque dopo i trattamenti, avrà sicuramente un benessere generale migliore, e possibilmente una gravidanza. Consideriamo sempre il corpo umano come un tutto funzionante e non possiamo immaginare che si può trattare una parte di esso in isolamento. Ricordiamoci le parole di Viola Frymann : “Ogni paziente ad ogni visita è un territorio nuovo da esplorare“. ARTICOLI SCIENTIFICI CORRELATI di Sabine Heim - Universität Krems Does Osteopathic treatment influence the hormone level of yperandrogenaemic infertile women? di Astrid Kapper - Universität Krems Unexplained Subfertility and Osteopathic Treatment A Clinical Trial Alternative Infertility Treatments: Cranial Osteopathy Bollettino OMS Mother or nothing: the agony of infertility Fonte: tuttosteopatia.it Il tessuto dei muscoli... e delle emozioni Giorno dopo giorno, l’inquinamento acustico nelle strade, i cambi rapidi di luci, la posizione durante lunghi lavori sedentari, l’inaspettato suono del telefonino, conducono ad un grande aumento di tensioni fisiche ed emotive che modificano la postura. La fascia corporea è il materiale di rivestimento e di collegamento delle strutture del nostro corpo: avvolge non solo il muscolo, ma anche ogni sua singola fibra, formando la miofascia. Riporto l'articolo di un collega Chiropratico che bene si lega all'Osteopatia. Chiropratica e Pilates Dr. Diquigiovanni Matteo d.c. e Dott.ssa Cantelli Elisabetta Negli ultimi anni, il termine Pilates, è diventato sinonimo di successo. Divi del cinema, modelle e cantanti affidano la cura del proprio corpo a personal trainer che attraverso il metodo Pilates scolpiscono il fisico con la precisione di un chirurgo. Ho quindi pazienti che spesso mi chiedono se il metodo Pilates è una disciplina indicata anche per loro ma come forma di esercizio per prolungare i buoni risultati ottenuti dai trattamenti, per mantenere in buona salute la propria colonna vertebrale. Ovviamente la mia risposta è si. Questa disciplina che da anni spopola anche da noi in Italia ovunque, stimola infatti la relazione tra corpo e mente, favorendo pertanto il coordinamento neuromuscolare. E’ una forma di esercizio utile a tutti coloro che sono pazienti di Chiropratica perché complementare ai trattamenti. Ovviamente l’intensità, la scelta degli esercizi e la frequenza delle sedute sono parametri da adattare alla persona e al suo problema. Il Pilates, anche se in modo meno specifico, come la Chiropratica si occupa della funzionalità della colonna vertebrale. La Chiropratica infatti con gli aggiustamenti corregge le alterazioni statico-dinamiche dell’apparato musco-scheletrico, corregge la postura, ristabilisce il normale equilibrio del corpo. Il Pilates invece agisce mediante esercizi specifici ma entrambi condividono questo principio: “Quando l’integrità strutturale dell’organismo viene ripristinata, allora esso può riprendere a funzionare al meglio delle sue possibilità”. Ho pertanto invitato la dott.ssa Cantelli insegnante del metodo Pilates ad illustrarci questa disciplina e suoi benefici. DESCRIZIONE MEDICA La plagiocefalia rientra tra quelle anormalità del cranio che vanno sotto il nome di “dismorfismi”. Nello specifico si tratta della deformazione della testa del neonato durante i primi mesi di vita, quando le sue ossa sono ancora morbide e più facilmente modificabili in base alle posizioni che assume.Benché esistano 3 tipologie di deformità cranio facciali potenzialmente presentabili nei neonati (plagiocefalia: quando i bambini dormono sempre sullo stesso lato; brachicefalia: quando dormono sempre a faccia in su; e scafocefalia: quando dormono con la testa sempre da un lato), il termine plagiocefalia è il più diffuso e viene genericamente usato per descrivere tutti e tre i tipi di irregolarità del cranio. Parto e occlusione perché c'è relazione? In molte cartelle fatte dagli ortodontisti è prevista una domanda riguardante la modalità del parto, di solito però ci si limita a chiedere se sia stato eutocico (parto effettuato senza complicanze né per la madre né per il feto) o distocico ( quando, in seguito all'insorgenza di complicazioni od ostacoli al suo espletamento, è necessario l'intervento attivo dell'ostetrico) e tutto l'interesse termina lì. Difficile si vada a fondo indagando sul periodo antecedente come la gestazione, travaglio e parto poiché questi possono aver influenzato in maniera a volte notevole la forma e la funzione del cranio e quindi anche l'apparato stomatognatico. E' necessario affermare che si rischia di più in quei pochi secondi che in una vita intera. Quando si indaga chiedere sempre se la madre ha avuto le contrazioni nel travaglio , se ha dovuto assumere miorilassanti, quanto è durata la gravidanza, se è stato un parto a termine o anticipato, quanto è durato il travaglio, il feto come si è presentato aveva cordone attorno al collo ecc. Gli osteopati sono specializzati nel trattamento di infortuni da sport.I due seguenti esempi illustrano l’abilità dell’osteopata non solo di trattare i problemi muscolo-scheletrici “difficili”, ma anche di capire, diagnosticare e trattare il corpo nel suo insieme. Queste caratteristiche possono fare tutta la differenza nella guarigione e nel fare ritornare le persone in forma.
Esempi: |
ATTENZIONE LEGGEREIl dottor Paonessa non rilascia AutoriMarco Paonessa Archivio
Settembre 2021
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