Il professionista è, in essenza, una persona che garantisce un servizio. Il servizio che egli rende è però più importante di quello reso da un artigiano, anche dell'artigiano più esperto. E' un servizio che trae origine da tutto l'insieme della sua personalità. Anche se è vero che vi può essere la mediazione di alcune tecniche specializzate o altamente sviluppate, il loro modo di essere espresse è il frutto dell'essenza della personalità del professionista. Il servizio reso dal professionista, nella sua essenza vera, non può essere separato dal suo essere persona. Egli non ha mercanzie da vendere o terre da coltivare: il suo solo avere è la sua persona. Da ciò deriva che non vi può essere giusto prezzo per il suo servizio: quanto vale una porzione della credibilità di un uomo? Se egli non ha la qualità dell'integrità, non ha valore; se invece la possiede, è senza prezzo. Il suo valore è proprio nulla o infinito. Non cercate quindi di fissare un prezzo per voi stessi, non riportate i vostri servizi professionali su di una scala commerciale per dire "solo questo per questo". Non avvilite voi stessi uguagliando l'essenza del vostro spirito al suo valore di mercato. Non siate avari, non nascondete i talenti, le abilità e le conoscenze, ai colleghi o nei vostri rapporti con clienti, pazienti o comunità. Siate invece magnanimi e prodighi, riversando il vostro talento verso coloro a cui può essere utile. Regalatelo, sprecatelo, poiché è nella sua diffusione che può essere utile. Non abbiate paura di fare passi falsi, o di regalare un piccolo pezzo di quello che avreste potuto vendere. Non censurate i vostri pensieri per guadagnarvi una notorietà più vasta. Come l'amore, il talento è utile solo se viene speso, ed è senza fine. Certamente l'uomo deve mangiare, quindi decidete quale è il prezzo del vostro servizio. Ma non confondete mai l'atto medico, che è di per sé grandioso, con il suo compenso, sia esso in moneta, potere o gloria, che è invece triviale. Giudice Elbert P. Tuttle, Sr., 1957 Tante persone, ogni giorno, soffrono di mal di schiena. Le cause, come sappiamo, possono essere molteplici e spesso basterebbe adottare qualche aggiustamento per migliorare sensibilmente questa condizione che, di frequente, si verifica su persone sedentarie.
Tanti uomini, ad esempio, soffrono di dolori a livello lombo-sacrale in quanto tale zona rappresenta la sede di scarico di tutte le tensioni quotidiane. Ad amplificare i dolori può associarsi un gesto tanto semplice quanto controproducente: indossare il portafoglio nella tasca dei pantaloni. Questo comporta una compressione della muscolatura glutea e del famoso nervo sciatico che può dare luogo alle classiche sensazioni di bruciore e formicolio che arrivano a percorrere il decorso del nervo, sulla gamba. La “sindrome del portafoglio”, talvolta scambiata con una ben più grave protrusione o ernia discale, può essere scongiurata con il trattamento della muscolatura glutea e modificando la cattiva abitudine di tenere il portafoglio in tasca da seduti. Siediti su una sedia comoda e non sul divano!
Alcuni consigli per una postura corretta: Usare una sedia che si possa regolare facilmente, permettendo di modificare l’altezza, la posizione posteriore e l’inclinazione. Se necessario si possono usare cuscini piccoli o gonfiabili, da posizionare tra schienale e glutei. L’altezza della sedia va regolata in modo tale da utilizzare la tastiera del computer con i polsi; gli avambracci devono essere dritti; la spalla e il gomito devono formare un angolo di 90 gradi. Ciò può aiutare a prevenire le lesioni da sforzo ripetitivo. La fisioterapia rappresenta un valido aiuto per le molte piccole problematiche che possono insorgere nelle 40 settimane di gestazione.
La donna in gravidanza è infatti soggetta a continue modifiche della propria postura e i dolori o gonfiori che possono manifestarsi non sono altro che l’espressione del corpo che cerca di adattarsi alla sua nuova condizione. Tra i sintomi primari più comuni riconosciamo il gonfiore agli arti inferiori e/o superiori e la lombalgia, associata o meno a sciatalgia: nel primo caso il trattamento elettivo è quello linfodrenante mentre il secondo, non potendo beneficiare di terapie fisiche che nuocerebbero alla salute bambino, è basato soprattutto su terapia manuale e ginnastica posturale. Può una cicatrice dare dolore a distanza? La risposta è sì.
La cicatrice è costituita dal tessuto connettivo che si forma per riparare una lesione, traumatica o patologica, della cute o di altri tessuti. La lesione cicatriziale può interessare quando si chiude anche i piani più profondi incluso il tessuto muscolare. Essendo Il tessuto connettivo cicatriziale più resistente del tessuto originario ma altresì meno elastico spesso sono associati ad aderenze in grado di perservare focolai di infiammazione (per l'impedimento fisico all'irrorazione sanguinea risulante dall'aderenza tissutale) e problemi funzionali diminuendo la libertà di movimento e interferendo con le strutture dei piani sottostanti (fascia connettivale, fibre muscolari, vasi, nervi) intrappolandole. Tali disfunzioni possono manifestarsi anche in distretti lontani dal focolaio di origine per il coinvolgimento del sistema miofasciale e nervoso. In conclusione le cicatrici, di norma non considerate patologiche, posso presentare una "reattività o tossicità", il cui valore dipende dalla loro caratteristica, importanza e collocazione, in grado di facilitare vari tipi di disturbi sia muscolo-scheletrici (minor elasticità e dolori delle articolazioni in genere, alterazioni della postura), organici (disturbi viscerali, difficoltà respiratorie, diminuizione del livello enrgetico globale a causa del processo infiammatorio cronico) oltre che estetici naturalmente (e quindi psichici). Le cicatrici reattive (tossiche) vanno quindi trattate tramite specifiche tecniche di massoterapia, stretching, fisioterapia strumentale e, in casi estremi, chirurgia, al fine di eliminaare/ridurre le relative aderenze. Il trattamento delle cicatrici reattive, se presenti, deve rientrare all'interno di un eventuale programma di rieducazione posturale. Le microcorrenti MENS (o MCR)
L'utilizzo della microcorrente nell'elettrostimolazione è sempre più in crescita. Negli USA e in altri paesi quali Giappone, Canada, ecc., la MCR o MENS è già da molti anni una delle correnti più utilizzate nella fisioterapia a scopo curativo, (differenziandosi dalle TENS, che come è noto, presentano solamente indicazioni contro il dolore). Molti studi e ricerche sulle MENS hanno dimostrato importanti risultati. A differenza delle terapie di elettrostimolazione convenzionali, che utilizzano correnti con intensità dell'ordine di milliampere (mA), la microcorrente utilizza una corrente a bassa intensità dell'ordine di microampere (µA). Questa leggera corrente è al di sotto della soglia di percezione dell'uomo e quindi non viene avvertita dal paziente. La terapia MENS offre al paziente notevoli vantaggi: - sicurezza - comfort - diminuzione del dolore acuto e cronico - veloce recupero dei tessuti e rapida guarigione di ferite, cicatrici e fratture ossee - produzione di fibre collagene, che favoriscono l'elasticità della pelle - assenza totale di effetti collaterali e complicazioni. °Un bacio e passa la "bua": ora è scienza!°
Quante volte curiamo le piccole e grandi "bue" dei nostri bimbi con un cerotto, ma soprattutto con un bacio. Quel bacio, spesso, calma i pianti più di ogni altra medicina. Oggi la scienza lo conferma: una risonanza mostra come un semplice bacio di questa mamma ricercatrice al suo bambino, attivi una reazione emotiva simmetrica che genera effetti benefici per entrambi. Il bacio funge da ponte emotivo fra i loro cervelli, le sensazioni sono le stesse, come se suonassero all’unisono la medesima musica empatica. E' dimostrato finalmente che baciare i nostri bambini non è importante solo per il loro sviluppo psichico e affettivo, ma può ridurre anche la probabilità dell'insorgere di alcune malattie come la cefalea di cui soffrono molti adulti. STERTCHING O NON STRETCHING QUESTO È IL DILEMMA...
Sembra ormai chiaro che lo stretching statico (SS) non sia utile ai fini di prevenire infortuni nel mondo dello sport, ma è davvero tutto da buttare? . Dipende... . Lo SS, quando praticato con costanza, è in grado di aumentare il ROM (range of motion) articolare, questa componente è utile in quegli sport che richiedono grande ampiezza di movimento come la danza, ginnastica artistica, pole dance... . Dati scientifici ottenuti da una recente revisione sistematica affermano che fare SS poco prima di eseguire una performance motoria riduce la stessa del 3,7%. Inoltre lo SS diminuisce la forza muscolare in accorciamento del 10,2% e aumenta quella in allungamento del 2,2%. . Perciò sconsigliamo di praticare SS prima di una gara o di un’attività che richieda l’utilizzo della forza concentrica come il sollevamento pesi. . Behm D.G. et al (2015) Acute effect of muscle stretching on physical performance, range of motion, and injury incidence in healthy active individuals: a systematic review. Appl Physiol Nutr Metab Lauersen JB et al (2013) The effectiveness of exercise interventions to prevent sports injuries: a systematic review and meta-analysis of randomised controlled trials. Br J Sports Med NON FERMARTI SE VUOI BENE A TE STESSO!
Lo sapevi che bastano solo 14 giorni di inattività per avere effetti negativi sulla tua salute? Questo è quanto scoperto recentemente dall’università di Newcastle e Liverpool che hanno voluto analizzare quali effetti causerebbe una riduzione a breve termine dell’attività fisica. Lo studio coordinato dalla Dott.ssa Kelly Bowden Davis aveva posto come obiettivo verificare se gia' dopo un periodo di appena 14 giorni la ridotta attività fisica incidesse sulla salute dei soggetti. Il team ha reclutato un gruppo di studio di individui abitualmente attivi con un'età media di 32 anni e un BMI medio di 24,3 kg / m2. Le valutazioni sono state eseguite allo stadio iniziale, 14 giorni dopo l'adozione di uno stile di vita più sedentario e 14 giorni dopo il ripristino del precedente livello di attività. Sono stati monitorati parametri come la fitness cardiorespiratoria, composizione corporea e funzionalità cardiovascolare, nonché il livello di attività attraverso un Armband. I dati raccolti hanno affettivamente evidenziato un peggioramento dei vari parametri gia' dopo tale periodo di ridotto movimento: la funzione cardiovascolare, ad esempio, e' diminuita dell'1,8% dopo 14 giorni di relativa inattivita', ritornando pero' ai precedenti livelli di normalita' 14 giorni dopo aver ripreso il normale esercizio fisico. Contemporaneamente, affermano I ricercatori, il grasso corporeo totale, la circonferenza vita, il grasso epatico, la sensibilità insulinica e la fitness cardiorespiratoria erano tutte influenzate negativamente dalla riduzione di attivita' fisica di 14 giorni, pur ritornando a livelli di base una volta ripresa l’attività abituale. Come vedi: anche piccole alterazioni dell'attività fisica nella vita quotidiana possono avere un impatto sulla salute, positivamente o negativamente. Le persone dovrebbero essere incoraggiate ad aumentare i loro livelli di attività fisica, in ogni modo possibile. Comincia da qui: fallo sapere! PSOAS, "IL MUSCOLO DELL'ANIMA"
Lo psoas iliaco è un potente flessore dell'anca e un rotatore esterno del femore, è il muscolo più profondo e lo stabilizzatore del corpo umano, che influenza il nostro equilibrio strutturale, la gamma di movimento, la mobilità articolare e il funzionamento degli organi dell'addome. È l'unico muscolo che collega la colonna vertebrale (le 5 vertebre lombari) con le gambe, quello responsabile per tenerci in piedi e quello che ci consente di sollevare le gambe per camminare. Uno psoas sano stabilizza la colonna vertebrale e fornisce supporto attraverso il tronco, formando anche un buon ripiano per gli organi addominali. Lo psoas è anche un "CORPO DI PERCEZIONE" con una grande componente emotiva, composta da tessuto bio-intelligente, che incarna letteralmente il nostro più profondo desiderio di sopravvivenza e fioritura. Cioè, è il PRIMARIO MESSAGGERO del sistema nervoso centrale, quindi è anche considerato un portavoce delle emozioni. Questo perché lo psoas è collegato al diaframma attraverso il tessuto connettivo o la fascia, quindi è influenzato sia nella respirazione che nel riflesso della paura. Uno stile di vita accelerato e lo stress generano adrenalina che TENSE cronicamente lo psoas, preparandolo per correre, agire o ridursi per proteggerci. Se manteniamo costantemente gli psoas in tensione a causa di stress, nel tempo inizia a CORRERE e ENDURE. Ciò renderà difficile la nostra postura e le funzioni degli organi che popolano l'addome, portando a mal di schiena, sciatica, problemi del disco, degenerazione dell'anca, periodi dolorosi o problemi digestivi. L'accorciamento degli psoas provoca una tensione delle vertebre verso il basso, causa la pressione del disco e l'iperlordosi lombare. Causa lombalgia, impingement, tensione nell'ileo e nella coscia. Studenti, impiegati, conducenti, ... sono tutti colpiti, i sedentari subiscono un accorciamento, così come gli atleti di ciclismo, spinning, trialón, calciatori ... a causa della costante flessione. D'altra parte, uno psoas teso invia segnali di tensione al sistema nervoso, interferisce con il movimento dei fluidi e influisce sulla respirazione diaframmatica. In effetti, lo psoas è così intimamente coinvolto nelle reazioni fisiche ed emotive di base che quando è cronicamente stressato, invia continui segni di PERICOLO al corpo, quindi può influenzare l'esaurimento delle ghiandole surrenali e del sistema immunitario . Questa situazione è aggravata dal modo in cui ci sediamo o dalle posture delle nostre abitudini quotidiane, che riducono i nostri movimenti naturali e restringono ulteriormente il muscolo. Uno psoas rilasciato consente di estendere maggiormente la parte anteriore delle cosce e consente alle gambe e al bacino di muoversi in modo più fluido e indipendente. Migliora la posizione della colonna vertebrale e dell'intero busto, con il conseguente impatto sul miglioramento delle funzioni degli organi addominali, sulla respirazione e nel cuore. Quando coltiviamo la salute dei nostri psoas, le nostre energie vitali vengono ripristinate e ci ricolleghiamo con il nostro POTENZIALE CREATIVO. In alcune filosofie orientali lo psoas è noto come "IL MUSCOLO DELL'ANIMA", un centro energetico principale del corpo. Il semplice rilassamento dello psoas e del diaframma attraverso lo stretching può ridurre drasticamente il dolore e i sintomi posturali. Più flessibile e forte è lo psoas, più la nostra energia vitale può fluire attraverso le ossa, i muscoli e le articolazioni. Lo psoas sarebbe come un organo di incanalamento di energia, un nucleo che ci collega alla terra, ci permette di creare un supporto saldo ed equilibrato dal centro del nostro bacino. Pertanto, la colonna vertebrale si allunga e attraverso di essa può fluire tutta la nostra vitalità. |
ATTENZIONE LEGGEREIl dottor Paonessa non rilascia AutoriMarco Paonessa Archivio
Settembre 2021
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