Prima vista con il dott. Marco PAONESSA FT, DO, MU1 (ScOstPed)
Perché devo sottopormi ad una prima visita fisioterapica/osteopatica se ho già in mano una prescrizione medica?
Perché, anche se il paziente ha in mano una prescrizione precisa di fisioterapia (ad esempio 5 sedute di TECAR terapia alla spalla...), è comunque necessaria la valutazione* del Fisioterapista Osteopata prima di iniziare il programma prescritto!
*in fisioterapia chiamata: "diagnosi fisioterapica" oppure "diagnosi della funzionalità" oppure "valutazione funzionale", mentre in osteopatia è chiamata "diagnosi osteopatica".
Il rapporto con la diagnosi e la prescrizione del medico.
A differenza di quanto stabilito per alcune figure professionali sanitarie che operano “su prescrizione medica”, il legislatore ha previsto che l’intervento del Fisioterapista si ponga “in riferimento” alla diagnosi e alle prescrizioni del medico. Tale previsione colloca il rapporto tra le due professioni all’interno di un confronto dialettico e collaborativo, al fine di ristabilire le migliori possibili condizioni di funzionalità del paziente, lasciando intatta l’autonomia e la conseguente responsabilità del Fisioterapista nel proprio ambito specifico di competenza.
Tale confronto trova pertanto nella diagnosi del medico, e nelle relative prescrizioni, un “riferimento”, in relazione al quale il Fisioterapista non solo determina autonomamente modalità, tempi e verifiche della prestazione di fisioterapia, ma può anche porsi in termini dialettici.
Analogo rapporto dialettico con il medico può essere posto in essere anche rispetto alla prescrizione, poiché la scelta delle modalità terapeutico-riabilitative da adottare viene fatta dal fisioterapista in funzione non solo del momento diagnostico-eziologico, di competenza del medico, ma anche della “valutazione funzionale/diagnosi fisioterapica” che compete invece al fisioterapista.
Da ciò consegue anche che non è appropriato che la prescrizione dettagli le strategie terapeutiche che il Fisioterapista deve adottare, poiché questo confliggerebbe con l’autonomia professionale del Fisioterapista stesso sancita dai dispositivi normativi.
Se sei preoccupato per qualsiasi patologia e/o malattia medica, consulta sempre il tuo medico prima di esplorare la pratica fisioterapica e/o osteopatica.
*in fisioterapia chiamata: "diagnosi fisioterapica" oppure "diagnosi della funzionalità" oppure "valutazione funzionale", mentre in osteopatia è chiamata "diagnosi osteopatica".
Il rapporto con la diagnosi e la prescrizione del medico.
A differenza di quanto stabilito per alcune figure professionali sanitarie che operano “su prescrizione medica”, il legislatore ha previsto che l’intervento del Fisioterapista si ponga “in riferimento” alla diagnosi e alle prescrizioni del medico. Tale previsione colloca il rapporto tra le due professioni all’interno di un confronto dialettico e collaborativo, al fine di ristabilire le migliori possibili condizioni di funzionalità del paziente, lasciando intatta l’autonomia e la conseguente responsabilità del Fisioterapista nel proprio ambito specifico di competenza.
Tale confronto trova pertanto nella diagnosi del medico, e nelle relative prescrizioni, un “riferimento”, in relazione al quale il Fisioterapista non solo determina autonomamente modalità, tempi e verifiche della prestazione di fisioterapia, ma può anche porsi in termini dialettici.
Analogo rapporto dialettico con il medico può essere posto in essere anche rispetto alla prescrizione, poiché la scelta delle modalità terapeutico-riabilitative da adottare viene fatta dal fisioterapista in funzione non solo del momento diagnostico-eziologico, di competenza del medico, ma anche della “valutazione funzionale/diagnosi fisioterapica” che compete invece al fisioterapista.
Da ciò consegue anche che non è appropriato che la prescrizione dettagli le strategie terapeutiche che il Fisioterapista deve adottare, poiché questo confliggerebbe con l’autonomia professionale del Fisioterapista stesso sancita dai dispositivi normativi.
Se sei preoccupato per qualsiasi patologia e/o malattia medica, consulta sempre il tuo medico prima di esplorare la pratica fisioterapica e/o osteopatica.
La prima visita fisioterapica osteopatica come si svolge?
La prima visita è un momento importante in quanto ci permette di conoscere il paziente, ma anche di prendere coscienza del problema.
Una diagnosi differenziale accurata è infatti necessaria per poter discriminare, nel dubbio, tra trattabile e NON trattabile a livello fisioterapico e/o osteopatico, così da poter identificare quei disturbi funzionali che si possono risolvere con successo oppure quelle problematiche di competenza di medici specialisti, ai quali si indirizza il paziente per eventuali controlli ed accertamenti.
Verranno raccolte le informazioni necessarie al fine di comprendere l’evoluzione posturale e i disequilibri che possono aver concorso al manifestarsi del problema posto. A questo punto, se il problema sarà di competenza fisioterapica e/o osteopatica e se non saranno presenti controindicazioni al trattamento, si proseguirà ad un’accurata valutazione della postura, a test di movimento attivi e passivi, ad una specifica valutazione fisioterapica ed osteopatica e dunque al relativo trattamento più indicato.
Il fisioterapista osteopata NON DEVE IN ALCUN MODO attraverso la propria valutazione sostituire la diagnosi medica. Il parere medico DEVE ASSOLUTAMENTE ESSERE il primo e unico giudizio che il paziente deve accogliere per affrontare la problematica o la patologia di cui soffre. Il fisioterapista osteopata PUÒ, attraverso le proprie conoscenze, dare un aiuto e un contributo che siano un VALORE AGGIUNTO alla diagnosi medica, MAI un sostituto.
Al termine del primo trattamento verrà stabilito in accordo con il paziente, con quale cadenza effettuare i successivi trattamenti.
Il tutto avrà una durata di circa 1 ora, spesso un po' di più.
Come avviene, nel dettaglio, una visita?
Valutazione
Se sei preoccupato per qualsiasi patologia e/o malattia medica, consulta sempre il tuo medico prima di esplorare la pratica fisioterapica e/o osteopatica.
Una diagnosi differenziale accurata è infatti necessaria per poter discriminare, nel dubbio, tra trattabile e NON trattabile a livello fisioterapico e/o osteopatico, così da poter identificare quei disturbi funzionali che si possono risolvere con successo oppure quelle problematiche di competenza di medici specialisti, ai quali si indirizza il paziente per eventuali controlli ed accertamenti.
Verranno raccolte le informazioni necessarie al fine di comprendere l’evoluzione posturale e i disequilibri che possono aver concorso al manifestarsi del problema posto. A questo punto, se il problema sarà di competenza fisioterapica e/o osteopatica e se non saranno presenti controindicazioni al trattamento, si proseguirà ad un’accurata valutazione della postura, a test di movimento attivi e passivi, ad una specifica valutazione fisioterapica ed osteopatica e dunque al relativo trattamento più indicato.
Il fisioterapista osteopata NON DEVE IN ALCUN MODO attraverso la propria valutazione sostituire la diagnosi medica. Il parere medico DEVE ASSOLUTAMENTE ESSERE il primo e unico giudizio che il paziente deve accogliere per affrontare la problematica o la patologia di cui soffre. Il fisioterapista osteopata PUÒ, attraverso le proprie conoscenze, dare un aiuto e un contributo che siano un VALORE AGGIUNTO alla diagnosi medica, MAI un sostituto.
Al termine del primo trattamento verrà stabilito in accordo con il paziente, con quale cadenza effettuare i successivi trattamenti.
Il tutto avrà una durata di circa 1 ora, spesso un po' di più.
Come avviene, nel dettaglio, una visita?
Valutazione
- Raccolta informazioni relative ai "disturbi" del paziente;
- Eventuale lettura di referti medici relativi ad esami strumentali o di laboratorio;
- Esame strutturale;
- Esame Funzionale (valutazione dell'osteopata);
Se sei preoccupato per qualsiasi patologia e/o malattia medica, consulta sempre il tuo medico prima di esplorare la pratica fisioterapica e/o osteopatica.

1. Raccolta informazioni:
Ulteriori informazioni utili:
- Dolori frequenti;
- Dolori saltuari;
- Persistenza dei dolori;
- Descrizione dei dolori;
- Localizzazione dei dolori;
- Acutizzazioni dei dolori nell'arco della giornata;
- Eventi traumatici recenti e remoti (incidenti d?auto, cadute, contusioni, fratture, distorsioni, lussazioni, strappi, ecc.);
- Interventi chirurgici;
Ulteriori informazioni utili:
- Interventi odontoiatrici ed otturazioni recenti o remoti;
- Terapie effettuate con o senza successo.
- Visite oculistiche;
- Esiti di visite specialistiche;
- Traumi alla nascita;
- Malattie infantili;

2. Esiti di esami strumentali o di laboratorio
- RX;
- R.M.;
- T.A.C.;
- Ecografie;
- Elettromiografie;
- Scintigrafie;
- E.C.G.;
- M.O.C.;
- Esami Ematici.
- etc.

- 3. Esame strutturale:
- Valutazione della postura;
- Valutazione della forma e TEST di mobilità della colonna vertebrale; Valutazione delle articolazioni in relazione a restrizioni di movimento e/o di dolore durante il movimento;
- Valutazione della qualità, ovvero dello ?stato di salute?, dei tessuti;
- La densità di muscoli, tendini e legamenti, può evidenziare un problema.
4. Esame funzionale:
- Valutazione pratica attraverso TEST di mobilità;
- Esame Palpatorio

Primo trattamento
Esecuzione delle tecniche riabilitative e manipolative fisioterapiche e osteopatiche per migliorare o risolvere le disfunzioni delle zone individuate con l’esame obiettivo e con l’analisi palpatoria.
Esecuzione delle tecniche riabilitative e manipolative fisioterapiche e osteopatiche per migliorare o risolvere le disfunzioni delle zone individuate con l’esame obiettivo e con l’analisi palpatoria.
Le successive sedute
l termine della prima visita si stabilirà, insieme al paziente e in base alla complessità del caso, il numero dei trattamenti necessari e la loro cadenza. Le visite successive avranno durata indicativa di 45 minuti, dove verranno applicati trattamenti mirati alla risoluzione del problema.
Quali sono i tempi di durata di un protocollo di trattamento?
Generalmente, il protocollo di trattamento si struttura in 1 seduta a settimana per il trattamento osteopatico, per quello fisioterapico potranno essere anche 2 o 3 a settimana, per 3-5 settimane, in base alla problematica da trattare, con una rivalutazione al termine, in cui si dimette il paziente o se necessario si opta per un secondo ciclo di trattamento.
In cosa consiste il trattamento?
Fisioterapia
La fisioterapia è, innanzitutto, una branca della medicina, anche se non vengono impiegati farmaci. Si occupa di tre aspetti del percorso di una persona, che parte dalla prevenzione, passa per la cura del problema e finisce con la riabilitazione dopo un trauma fisico o un intervento chirurgico.
La fisioterapia non è una tecnica unica, ma è un insieme di terapie fisiche, tecniche manuali e protocolli riabilitativi. Si potrebbe quindi dire che esistono diversi tipi di fisioterapia, anche se in realtà si tratta più che altro di modi in cui si esprime questa specialità
Terapie fisiche fisioterapiche
Sono volte al trattamento di un sintomo o di una sindrome e si tratta di diverse forme di intervento. Ad esempio: Tecarterapia, Ultrasuonoterapia, Elettroterapia, etc.
Tecniche manuali fisioterapiche
Le tecniche manuali sono in realtà quelle a cui i fisioterapisti ricorrono più di frequente e se avuto qualche esperienza personale in questo ambito, te ne sarai probabilmente accorto anche tu. Nella categoria rientra la chinesiterapia, ovvero la cura attraverso il movimento, utile contro problemi muscolari, articolari e dei nervi. Può svolgersi attraverso una serie di gesti indotti dal terapista oppure tramite esercizi che tu stesso dovrai eseguire. Si tratta comunque della forma più "classica" della fisioterapia, cioè quella che tutti abbiamo in mente quando pensiamo a questa disciplina.
Le terapie manipolative. Con la parola manipolazione si intende un insieme di tecniche manuali per il trattamento delle articolazioni della colonna vertebrale e delle estremità.
Esiste poi la massoterapia, cioè un vero e proprio massaggio terapeutico, volto alla guarigione da traumi o all'allungamento muscolare per migliorare la postura e sciogliere le contratture che si formano durante il giorno, spesso a causa dello stress accumulato.
Protocolli riabilitativi
I protocolli riabilitativi sono più che altro un insieme di esercizi, procedure e consigli per riprendersi più velocemente e con successo da un trauma fisico o da un'intervento chirurgico. Possono essere composti da tecniche di ginnastica medica o di riabilitazione posturale, oppure volti al recupero della funzionalità di un arto o di un muscolo specifico.
Osteopatia
Il trattamento osteopatico incoraggia e supporta i principi omeostatici del corpo e il suo equilibrio naturale e ne stimola il sistema arterioso, venoso, linfatico e nervoso per favorire il nutrimento nonché l'eliminazione delle sostanze di rifiuto trovando un piano di applicazione senza limiti, come illimitata è la "saggezza intrinseca" al corpo umano: l'auto guarigione.
Qualsiasi sia la sede nonché la condizione anormale da cui il corpo è afflitto, l'obiettivo che ci si prefigge è:
Chi può essere trattato
I diversi approcci possibili grazie alla fisioterapia ed all'osteopatia permettono una pratica clinica a 360°: dall'età neonatale attraverso la componente cranio-sacrale, fasciale e biodinamica; all'età geriatrica con una componente più funzionale e nel rispetto dei tessuti attraverso tecniche miotensive.
E' necessario spogliarsi per essere sottoposti ad un trattamento?
Si, è necessario che il paziente scopra le zone del corpo che devono essere trattate. In ogni caso si rimane in slip per gli uomini e slip e reggiseno per le donne.
L'effetto di un trattamento è immediato?
L'organismo umano risponde alle aggressioni con il suo potere di autoguarigione. Ed a volte il corpo reagisce "compensando al disturbo" con un adattamento che porta spesso con se dei sintomi spiacevoli e a volte una malattia: più il problema persiste e più compensi avvengono.
L'intervento sulla "lesione osteopatica primaria" favorisce in tempi relativamente brevi, il ripristino di un "nuovo ordine" e un conseguente effetto benefico. Nei casi in cui il dolore viene determinato da un evento che insorge bruscamente, come il torcicollo o il colpo della strega, il risultato del trattamento è generalmente repentino. In casi diversi occorre un periodo più lungo prima che il corpo si riadatti alla nuova condizione funzionale.
Sono utili gli esami medici clinici per una valutazione corretta?
E' utile portare con sé al primo incontro raggi X, ecografia, TAC, risonanza magnetica, per ricercare eventuali controindicazioni al trattamento osteopatico.
Agisce solo su disturbi di ossa e muscoli?
L'obiettivo è la cura il problema cercando di ridare alle strutture del corpo la capacità di svolgere la loro funzione in modo corretto rispettando in tal modo l'ontogenesi e lo sviluppo fisiologico del corpo di ciascun individuo.
Intervengo laddove si è creata una limitazione di movimento in una o più zone del corpo tale da alterare l'equilibrio.
La regola è: ricercare e mantenere "Economia" - "Comfort" - "Non dolore".
Che cosa si intende per strutture del corpo?
Si intendono non solo il Sistema Muscolo-Scheletrico, ma anche i Visceri, il Tessuto Connettivo nelle sue varie specializzazioni, il Sistema Circolatorio, Ormonale ed il Sistema Nervoso.
l termine della prima visita si stabilirà, insieme al paziente e in base alla complessità del caso, il numero dei trattamenti necessari e la loro cadenza. Le visite successive avranno durata indicativa di 45 minuti, dove verranno applicati trattamenti mirati alla risoluzione del problema.
Quali sono i tempi di durata di un protocollo di trattamento?
Generalmente, il protocollo di trattamento si struttura in 1 seduta a settimana per il trattamento osteopatico, per quello fisioterapico potranno essere anche 2 o 3 a settimana, per 3-5 settimane, in base alla problematica da trattare, con una rivalutazione al termine, in cui si dimette il paziente o se necessario si opta per un secondo ciclo di trattamento.
In cosa consiste il trattamento?
Fisioterapia
La fisioterapia è, innanzitutto, una branca della medicina, anche se non vengono impiegati farmaci. Si occupa di tre aspetti del percorso di una persona, che parte dalla prevenzione, passa per la cura del problema e finisce con la riabilitazione dopo un trauma fisico o un intervento chirurgico.
La fisioterapia non è una tecnica unica, ma è un insieme di terapie fisiche, tecniche manuali e protocolli riabilitativi. Si potrebbe quindi dire che esistono diversi tipi di fisioterapia, anche se in realtà si tratta più che altro di modi in cui si esprime questa specialità
Terapie fisiche fisioterapiche
Sono volte al trattamento di un sintomo o di una sindrome e si tratta di diverse forme di intervento. Ad esempio: Tecarterapia, Ultrasuonoterapia, Elettroterapia, etc.
Tecniche manuali fisioterapiche
Le tecniche manuali sono in realtà quelle a cui i fisioterapisti ricorrono più di frequente e se avuto qualche esperienza personale in questo ambito, te ne sarai probabilmente accorto anche tu. Nella categoria rientra la chinesiterapia, ovvero la cura attraverso il movimento, utile contro problemi muscolari, articolari e dei nervi. Può svolgersi attraverso una serie di gesti indotti dal terapista oppure tramite esercizi che tu stesso dovrai eseguire. Si tratta comunque della forma più "classica" della fisioterapia, cioè quella che tutti abbiamo in mente quando pensiamo a questa disciplina.
Le terapie manipolative. Con la parola manipolazione si intende un insieme di tecniche manuali per il trattamento delle articolazioni della colonna vertebrale e delle estremità.
Esiste poi la massoterapia, cioè un vero e proprio massaggio terapeutico, volto alla guarigione da traumi o all'allungamento muscolare per migliorare la postura e sciogliere le contratture che si formano durante il giorno, spesso a causa dello stress accumulato.
Protocolli riabilitativi
I protocolli riabilitativi sono più che altro un insieme di esercizi, procedure e consigli per riprendersi più velocemente e con successo da un trauma fisico o da un'intervento chirurgico. Possono essere composti da tecniche di ginnastica medica o di riabilitazione posturale, oppure volti al recupero della funzionalità di un arto o di un muscolo specifico.
Osteopatia
Il trattamento osteopatico incoraggia e supporta i principi omeostatici del corpo e il suo equilibrio naturale e ne stimola il sistema arterioso, venoso, linfatico e nervoso per favorire il nutrimento nonché l'eliminazione delle sostanze di rifiuto trovando un piano di applicazione senza limiti, come illimitata è la "saggezza intrinseca" al corpo umano: l'auto guarigione.
Qualsiasi sia la sede nonché la condizione anormale da cui il corpo è afflitto, l'obiettivo che ci si prefigge è:
- ristabilire la mobilità e la motilità laddove esse siano state compromesse;
- migliorare l'apporto sanguigno e il ritorno venoso e linfatico per ottimizzare l'ossigenazione e la nutrizione cellulare;
- normalizzare l'interazione del sistema nervoso centrale e periferico con il sistema immunitario, endocrino e muscolo-scheletrico;
- bilanciare e coordinare il sistema dei 6 diaframmi (plantare, pelvico, toraco-addominale, toracico superiore, ioideo e il tentorium cerebri) ed il loro ritmo.
Chi può essere trattato
I diversi approcci possibili grazie alla fisioterapia ed all'osteopatia permettono una pratica clinica a 360°: dall'età neonatale attraverso la componente cranio-sacrale, fasciale e biodinamica; all'età geriatrica con una componente più funzionale e nel rispetto dei tessuti attraverso tecniche miotensive.
E' necessario spogliarsi per essere sottoposti ad un trattamento?
Si, è necessario che il paziente scopra le zone del corpo che devono essere trattate. In ogni caso si rimane in slip per gli uomini e slip e reggiseno per le donne.
L'effetto di un trattamento è immediato?
L'organismo umano risponde alle aggressioni con il suo potere di autoguarigione. Ed a volte il corpo reagisce "compensando al disturbo" con un adattamento che porta spesso con se dei sintomi spiacevoli e a volte una malattia: più il problema persiste e più compensi avvengono.
L'intervento sulla "lesione osteopatica primaria" favorisce in tempi relativamente brevi, il ripristino di un "nuovo ordine" e un conseguente effetto benefico. Nei casi in cui il dolore viene determinato da un evento che insorge bruscamente, come il torcicollo o il colpo della strega, il risultato del trattamento è generalmente repentino. In casi diversi occorre un periodo più lungo prima che il corpo si riadatti alla nuova condizione funzionale.
Sono utili gli esami medici clinici per una valutazione corretta?
E' utile portare con sé al primo incontro raggi X, ecografia, TAC, risonanza magnetica, per ricercare eventuali controindicazioni al trattamento osteopatico.
Agisce solo su disturbi di ossa e muscoli?
L'obiettivo è la cura il problema cercando di ridare alle strutture del corpo la capacità di svolgere la loro funzione in modo corretto rispettando in tal modo l'ontogenesi e lo sviluppo fisiologico del corpo di ciascun individuo.
Intervengo laddove si è creata una limitazione di movimento in una o più zone del corpo tale da alterare l'equilibrio.
La regola è: ricercare e mantenere "Economia" - "Comfort" - "Non dolore".
Che cosa si intende per strutture del corpo?
Si intendono non solo il Sistema Muscolo-Scheletrico, ma anche i Visceri, il Tessuto Connettivo nelle sue varie specializzazioni, il Sistema Circolatorio, Ormonale ed il Sistema Nervoso.
Il dott. Marco Paonessa è un fisioterapista osteopata presente ad Aosta. È aperto da lunedì al venerdì con orario continuato dalle 10 alle 20. Offre visite di fisioterapia, osteopatia ad adulti, neonati, bambini, sportivi, donne in gravidanza.
Ai sensi dell'art. 10 comma 4 della legge 24/2017 rendiamo noto che la copertura assicurativa è così costituita.
Compagnia: Gruppo Cattolica Assicurazioni
Numero polizza: 005407678
Tipo copertura: polizza di responsabilità civile
Dott. Marco Paonessa
telefono 0165 1756643
Sede legale: Dott. Marco Paonessa, via Parigi 228, 11100 Aosta • P.IVA 01001940079 e CF PNSMRC70E29A326T
Iscritto alla Federazione nazionale Ordini TSRM-PSTRP Albo dei Fisioterapisti al numero 983 (controlla sul sito dell'Ordine inserendo il mio cognome, qui)
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Tipo copertura: polizza di responsabilità civile
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Iscritto alla Federazione nazionale Ordini TSRM-PSTRP Albo dei Fisioterapisti al numero 983 (controlla sul sito dell'Ordine inserendo il mio cognome, qui)
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