Prima visita con il dott. Marco Paonessa, FT, DO, M1 (ScOstPed)
Se ha della documentazione medica, anche vecchia, che riguarda il problema la porti con se.
Quando si recherà in studio prima di procedere alla visita/trattamento sarà necessario firmare alcuni documenti a sua tutela (porti con se la sua Carta d'Identità e il Codice Fiscale).
Utilizzo la Firma Elettronica Avanzata (firmerà su un tablet come in Banca o alle Poste Italiane).
I documenti saranno:
1. Informativa per la FEA (Firma Elettronica Avanzata) per diminuire l'inquinamento evitando di consumare carta e toner della stampante.
2. Informativa sulla Privacy.
3. Consenso Informato al trattamento fisioterapico/osteopatico.
Per visionarli anticipatamente vada qui:
Quando si recherà in studio prima di procedere alla visita/trattamento sarà necessario firmare alcuni documenti a sua tutela (porti con se la sua Carta d'Identità e il Codice Fiscale).
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I documenti saranno:
1. Informativa per la FEA (Firma Elettronica Avanzata) per diminuire l'inquinamento evitando di consumare carta e toner della stampante.
2. Informativa sulla Privacy.
3. Consenso Informato al trattamento fisioterapico/osteopatico.
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Perché devo sottopormi ad una prima visita fisioterapica/osteopatica se ho già in mano una prescrizione medica?
Perché, anche se il paziente ha in mano una prescrizione precisa di fisioterapia (ad esempio 5 sedute di TECAR terapia alla spalla...), è comunque necessaria la valutazione* del Fisioterapista Osteopata prima di iniziare il programma prescritto!
*in fisioterapia chiamata: "diagnosi fisioterapica" oppure "diagnosi della funzionalità" oppure "valutazione funzionale", mentre in osteopatia è chiamata "diagnosi osteopatica".
Il rapporto con la diagnosi e la prescrizione del medico (fonte: AIFI - Associazione Italiana Fisioterapisti):
A differenza di quanto stabilito per alcune figure professionali sanitarie che operano “su prescrizione medica”, il legislatore ha previsto che l’intervento del Fisioterapista si ponga “in riferimento” alla diagnosi e alle prescrizioni del medico. Tale previsione colloca il rapporto tra le due professioni all’interno di un confronto dialettico e collaborativo, al fine di ristabilire le migliori possibili condizioni di funzionalità del paziente, lasciando intatta l’autonomia e la conseguente responsabilità del Fisioterapista nel proprio ambito specifico di competenza.
Tale confronto trova pertanto nella diagnosi del medico, e nelle relative prescrizioni, un “riferimento”, in relazione al quale il Fisioterapista non solo determina autonomamente modalità, tempi e verifiche della prestazione di fisioterapia, ma può anche porsi in termini dialettici.
Analogo rapporto dialettico con il medico può essere posto in essere anche rispetto alla prescrizione, poiché la scelta delle modalità terapeutico-riabilitative da adottare viene fatta dal fisioterapista in funzione non solo del momento diagnostico-eziologico, di competenza del medico, ma anche della “valutazione funzionale/diagnosi fisioterapica” che compete invece al fisioterapista.
Da ciò consegue anche che non è appropriato che la prescrizione dettagli le strategie terapeutiche che il Fisioterapista deve adottare, poiché questo confliggerebbe con l’autonomia professionale del Fisioterapista stesso sancita dai dispositivi normativi.
Se sei preoccupato per qualsiasi patologia e/o malattia medica, consulta sempre il tuo medico prima di esplorare la pratica fisioterapica e/o osteopatica.
*in fisioterapia chiamata: "diagnosi fisioterapica" oppure "diagnosi della funzionalità" oppure "valutazione funzionale", mentre in osteopatia è chiamata "diagnosi osteopatica".
Il rapporto con la diagnosi e la prescrizione del medico (fonte: AIFI - Associazione Italiana Fisioterapisti):
A differenza di quanto stabilito per alcune figure professionali sanitarie che operano “su prescrizione medica”, il legislatore ha previsto che l’intervento del Fisioterapista si ponga “in riferimento” alla diagnosi e alle prescrizioni del medico. Tale previsione colloca il rapporto tra le due professioni all’interno di un confronto dialettico e collaborativo, al fine di ristabilire le migliori possibili condizioni di funzionalità del paziente, lasciando intatta l’autonomia e la conseguente responsabilità del Fisioterapista nel proprio ambito specifico di competenza.
Tale confronto trova pertanto nella diagnosi del medico, e nelle relative prescrizioni, un “riferimento”, in relazione al quale il Fisioterapista non solo determina autonomamente modalità, tempi e verifiche della prestazione di fisioterapia, ma può anche porsi in termini dialettici.
Analogo rapporto dialettico con il medico può essere posto in essere anche rispetto alla prescrizione, poiché la scelta delle modalità terapeutico-riabilitative da adottare viene fatta dal fisioterapista in funzione non solo del momento diagnostico-eziologico, di competenza del medico, ma anche della “valutazione funzionale/diagnosi fisioterapica” che compete invece al fisioterapista.
Da ciò consegue anche che non è appropriato che la prescrizione dettagli le strategie terapeutiche che il Fisioterapista deve adottare, poiché questo confliggerebbe con l’autonomia professionale del Fisioterapista stesso sancita dai dispositivi normativi.
Se sei preoccupato per qualsiasi patologia e/o malattia medica, consulta sempre il tuo medico prima di esplorare la pratica fisioterapica e/o osteopatica.
Responsabilità del fisioterapista Cassazione penale, sez IV, n. 859/1998
Incombe sul fisioterapista, nell’espletamento della sua attività professionale, un obbligo di accertamento delle condizioni del paziente traumatizzato prima di compiere manovre riabilitative che possono rivelarsi dannose, sicchè in mancanza di idonea documentazione medica (eventualmente non prodotta dal paziente) lo stesso fisioterapista ha il dovere di assumere tutte le informazioni richieste dal trattamento che si accinge a praticare.
La prima visita fisioterapica osteopatica come si svolge?
La prima visita è un momento importante perché permette di conoscere il paziente e allo stesso tempo di rendersi conto di cosa non va.
Occorre infatti una precisa diagnosi differenziale per distinguere tra curabile e intrattabile a livello fisioterapico e/o osteopatico, al fine di individuare le disfunzioni o problematiche di cui è responsabile il medico specialista a cui possono essere indirizzati con successo i pazienti. per tutti i controlli e le verifiche.
Verranno raccolte le informazioni necessarie per comprendere l'evoluzione posturale e gli squilibri che possono portare al problema descritto. In questa fase, se il problema è di competenza fisioterapica e/o osteopatica, e non ci sono controindicazioni al trattamento, eseguiremo un'accurata valutazione posturale, prove di movimento attivo e passivo, una valutazione specifica in fisioterapia e osteopatia, e quindi il il più appropriato. trattamento.
Il fisioterapista osteopata NON DEVE IN ALCUN MODO attraverso la propria valutazione sostituire la diagnosi medica. Il parere medico DEVE ASSOLUTAMENTE ESSERE il primo e unico giudizio che il paziente deve accogliere per affrontare la problematica o la patologia di cui soffre. Il fisioterapista osteopata PUÒ, attraverso le proprie conoscenze, dare un aiuto e un contributo che siano un VALORE AGGIUNTO alla diagnosi medica, MAI un sostituto.
Al termine del primo trattamento verrà stabilito in accordo con il paziente, con quale cadenza effettuare i successivi trattamenti.
Il tutto avrà una durata di circa 1 ora, spesso un po' di più.
Come avviene, nel dettaglio, una visita?
Valutazione fisioterapica/osteopatica
Se sei preoccupato per qualsiasi patologia e/o malattia medica, consulta sempre il tuo medico prima di esplorare la pratica fisioterapica e/o osteopatica.
Occorre infatti una precisa diagnosi differenziale per distinguere tra curabile e intrattabile a livello fisioterapico e/o osteopatico, al fine di individuare le disfunzioni o problematiche di cui è responsabile il medico specialista a cui possono essere indirizzati con successo i pazienti. per tutti i controlli e le verifiche.
Verranno raccolte le informazioni necessarie per comprendere l'evoluzione posturale e gli squilibri che possono portare al problema descritto. In questa fase, se il problema è di competenza fisioterapica e/o osteopatica, e non ci sono controindicazioni al trattamento, eseguiremo un'accurata valutazione posturale, prove di movimento attivo e passivo, una valutazione specifica in fisioterapia e osteopatia, e quindi il il più appropriato. trattamento.
Il fisioterapista osteopata NON DEVE IN ALCUN MODO attraverso la propria valutazione sostituire la diagnosi medica. Il parere medico DEVE ASSOLUTAMENTE ESSERE il primo e unico giudizio che il paziente deve accogliere per affrontare la problematica o la patologia di cui soffre. Il fisioterapista osteopata PUÒ, attraverso le proprie conoscenze, dare un aiuto e un contributo che siano un VALORE AGGIUNTO alla diagnosi medica, MAI un sostituto.
Al termine del primo trattamento verrà stabilito in accordo con il paziente, con quale cadenza effettuare i successivi trattamenti.
Il tutto avrà una durata di circa 1 ora, spesso un po' di più.
Come avviene, nel dettaglio, una visita?
Valutazione fisioterapica/osteopatica
- Anamnesi: raccolta delle informazioni relative del paziente;
- Ascolto della descrizione da parte del paziente del suo problema/disturbo/dolore;
- Analisi della documentazione clinica come referti medici relativi a visite specialistiche, ad esami strumentali o di laboratorio;
- Valutazione clinico-funzionale:
- Esame strutturale;
- Esame Funzionale;
Se sei preoccupato per qualsiasi patologia e/o malattia medica, consulta sempre il tuo medico prima di esplorare la pratica fisioterapica e/o osteopatica.
1. Raccolta informazioni:
Ulteriori informazioni utili:
- Dolori frequenti;
- Dolori saltuari;
- Persistenza dei dolori;
- Descrizione dei dolori;
- Localizzazione dei dolori;
- Acutizzazioni dei dolori nell'arco della giornata;
- Eventi traumatici recenti e remoti (incidenti d?auto, cadute, contusioni, fratture, distorsioni, lussazioni, strappi, ecc.);
- Interventi chirurgici;
Ulteriori informazioni utili:
- Interventi odontoiatrici ed otturazioni recenti o remoti;
- Terapie effettuate con o senza successo.
- Visite oculistiche;
- Esiti di visite specialistiche;
- Traumi alla nascita;
- Malattie infantili;
2. Esiti di esami strumentali o di laboratorio
- RX;
- R.M.;
- T.A.C.;
- Ecografie;
- Elettromiografie;
- Scintigrafie;
- E.C.G.;
- M.O.C.;
- Esami Ematici.
- etc.
3. Esame strutturale:
4. Esame funzionale:
- Valutazione della postura;
- Valutazione della forma e TEST di mobilità della colonna vertebrale; Valutazione delle articolazioni in relazione a restrizioni di movimento e/o di dolore durante il movimento;
- Valutazione della qualità, ovvero dello stato di salute dei tessuti;
- La densità di muscoli, tendini e legamenti, può evidenziare un problema.
4. Esame funzionale:
- Valutazione pratica attraverso TEST di mobilità;
- Esame Palpatorio
Primo trattamento
Esecuzione delle tecniche riabilitative e manipolative fisioterapiche e osteopatiche per migliorare o risolvere le disfunzioni delle zone individuate con l’esame obiettivo e con l’analisi palpatoria.
Esecuzione delle tecniche riabilitative e manipolative fisioterapiche e osteopatiche per migliorare o risolvere le disfunzioni delle zone individuate con l’esame obiettivo e con l’analisi palpatoria.
Le successive sedute
Al termine della prima visita, il numero e la frequenza dei trattamenti necessari saranno definiti con il paziente in base alla complessità del caso. Le visite successive dureranno circa 45 minuti e verranno applicati trattamenti mirati alla risoluzione del problema.
Quali sono i tempi di durata di un protocollo di trattamento?
In generale il regime di trattamento osteopatico è di 1 seduta a settimana, la fisioterapia può essere anche di 2 o 3 sedute a settimana per 3-5 settimane a seconda del problema da trattare e al termine il paziente viene dimesso o se necessario scegliere un secondo ciclo di trattamento
In cosa consiste il trattamento?
Fisioterapia
La fisioterapia è principalmente una branca della medicina, anche se non vengono utilizzati farmaci Affronta tre aspetti del percorso del paziente, iniziando con la prevenzione, procedendo attraverso la guarigione delle patologie e terminando con la riabilitazione dopo un trauma fisico o un intervento chirurgico
La fisioterapia non è una singola tecnica ma una combinazione di fisioterapia, tecniche manuali e protocolli riabilitativi Pertanto, possiamo dire che esistono diversi tipi di fisioterapia, ma in realtà si tratta di varianti di questa specialità.
Terapie fisiche fisioterapiche
Hanno lo scopo di trattare sintomi o sindromi e sono varie forme di intervento. Ad esempio: Tecarterapia, Ultrasuonoterapia, Elettroterapia, etc.
Tecniche manuali fisioterapiche
Le tecniche manuali sono in realtà quelle a cui i fisioterapisti ricorrono più di frequente e se avuto qualche esperienza personale in questo ambito, te ne sarai probabilmente accorto anche tu. La kinesiterapia rientra in questa categoria. Ciò significa che la terapia fisica può aiutare con problemi muscolari, articolari e nervosi. Questo può essere fatto attraverso una serie di gesti avviati dal tuo terapeuta o attraverso esercizi che devi fare tu stesso. Tuttavia, questa è la forma più "classica" di terapia fisica e ciò che tutti abbiamo in mente quando pensiamo a questo campo.
Le terapie manipolative. Con la parola manipolazione si intende un insieme di tecniche manuali per il trattamento delle articolazioni della colonna vertebrale e delle estremità.
Esiste poi la massoterapia, cioè un vero e proprio massaggio terapeutico, volto alla guarigione da traumi o all'allungamento muscolare per migliorare la postura e sciogliere le contratture che si formano durante il giorno, spesso a causa dello stress accumulato.
Protocolli riabilitativi
I protocolli riabilitativi sono più che altro un insieme di esercizi, procedure e consigli per riprendersi più velocemente e con successo da un trauma fisico o da un'intervento chirurgico. Possono essere composti da tecniche di ginnastica medica o di riabilitazione posturale, oppure volti al recupero della funzionalità di un arto o di un muscolo specifico.
Osteopatia
Il trattamento osteopatico incoraggia e supporta i principi omeostatici del corpo e il suo equilibrio naturale e ne stimola il sistema arterioso, venoso, linfatico e nervoso per favorire il nutrimento nonché l'eliminazione delle sostanze di rifiuto trovando un piano di applicazione senza limiti, come illimitata è la "saggezza intrinseca" al corpo umano: l'auto guarigione.
Qualsiasi sia la sede nonché la condizione anormale da cui il corpo è afflitto, l'obiettivo che ci si prefigge è:
Chi può essere trattato
I diversi approcci possibili grazie alla fisioterapia ed all'osteopatia permettono una pratica clinica a 360°: dall'età neonatale attraverso la componente cranio-sacrale, fasciale e biodinamica; all'età geriatrica con una componente più funzionale e nel rispetto dei tessuti attraverso tecniche miotensive.
E' necessario spogliarsi per essere sottoposti ad un trattamento?
Sì, il paziente deve scoprire l'area del corpo che necessita di trattamento. Ad ogni modo, gli uomini restano in slip e le donne restano in slip e reggiseno.
L'effetto di un trattamento è immediato?
L'organismo umano risponde agli aggressioni con poteri di autoguarigione L'organismo può anche rispondere "compensando il disturbo", provocando spesso sintomi e malattie spiacevoli. Più a lungo persiste il problema, maggiori saranno i compensi messi in atto.
Gli interventi nelle "lesioni osteopatiche primarie" favoriscono il ripristino del "nuovo ordine", con effetti benefici in un periodo di tempo relativamente breve. Se il dolore è causato da un evento improvviso come torcicollo o mal di schiena, i risultati del trattamento sono generalmente improvvisi. In molti casi, il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi a nuovi stati funzionali.
Sono utili gli esami medici clinici per una valutazione corretta?
E' utile portare con sé al primo incontro raggi X, ecografia, TAC, risonanza magnetica, per ricercare eventuali controindicazioni al trattamento osteopatico.
Agisce solo su disturbi di ossa e muscoli?
L'obiettivo è quello di risolvere il problema dotando le strutture corporee della capacità di svolgere correttamente le proprie funzioni nel rispetto dell'ontogenesi e dello sviluppo fisiologico di ogni singolo organismo.
Se il movimento è limitato in una o più zone del corpo, viene alterato l'equilibrio, su queste zone interviene il fisioterapista osteopata.
La regola è perseguire e mantenere "economia", "comfort" e "non dolore".
Che cosa si intende per strutture del corpo?
Si intendono non solo il Sistema Muscolo-Scheletrico, ma anche i Visceri, il Tessuto Connettivo nelle sue varie specializzazioni, il Sistema Circolatorio, Ormonale ed il Sistema Nervoso.
Al termine della prima visita, il numero e la frequenza dei trattamenti necessari saranno definiti con il paziente in base alla complessità del caso. Le visite successive dureranno circa 45 minuti e verranno applicati trattamenti mirati alla risoluzione del problema.
Quali sono i tempi di durata di un protocollo di trattamento?
In generale il regime di trattamento osteopatico è di 1 seduta a settimana, la fisioterapia può essere anche di 2 o 3 sedute a settimana per 3-5 settimane a seconda del problema da trattare e al termine il paziente viene dimesso o se necessario scegliere un secondo ciclo di trattamento
In cosa consiste il trattamento?
Fisioterapia
La fisioterapia è principalmente una branca della medicina, anche se non vengono utilizzati farmaci Affronta tre aspetti del percorso del paziente, iniziando con la prevenzione, procedendo attraverso la guarigione delle patologie e terminando con la riabilitazione dopo un trauma fisico o un intervento chirurgico
La fisioterapia non è una singola tecnica ma una combinazione di fisioterapia, tecniche manuali e protocolli riabilitativi Pertanto, possiamo dire che esistono diversi tipi di fisioterapia, ma in realtà si tratta di varianti di questa specialità.
Terapie fisiche fisioterapiche
Hanno lo scopo di trattare sintomi o sindromi e sono varie forme di intervento. Ad esempio: Tecarterapia, Ultrasuonoterapia, Elettroterapia, etc.
Tecniche manuali fisioterapiche
Le tecniche manuali sono in realtà quelle a cui i fisioterapisti ricorrono più di frequente e se avuto qualche esperienza personale in questo ambito, te ne sarai probabilmente accorto anche tu. La kinesiterapia rientra in questa categoria. Ciò significa che la terapia fisica può aiutare con problemi muscolari, articolari e nervosi. Questo può essere fatto attraverso una serie di gesti avviati dal tuo terapeuta o attraverso esercizi che devi fare tu stesso. Tuttavia, questa è la forma più "classica" di terapia fisica e ciò che tutti abbiamo in mente quando pensiamo a questo campo.
Le terapie manipolative. Con la parola manipolazione si intende un insieme di tecniche manuali per il trattamento delle articolazioni della colonna vertebrale e delle estremità.
Esiste poi la massoterapia, cioè un vero e proprio massaggio terapeutico, volto alla guarigione da traumi o all'allungamento muscolare per migliorare la postura e sciogliere le contratture che si formano durante il giorno, spesso a causa dello stress accumulato.
Protocolli riabilitativi
I protocolli riabilitativi sono più che altro un insieme di esercizi, procedure e consigli per riprendersi più velocemente e con successo da un trauma fisico o da un'intervento chirurgico. Possono essere composti da tecniche di ginnastica medica o di riabilitazione posturale, oppure volti al recupero della funzionalità di un arto o di un muscolo specifico.
Osteopatia
Il trattamento osteopatico incoraggia e supporta i principi omeostatici del corpo e il suo equilibrio naturale e ne stimola il sistema arterioso, venoso, linfatico e nervoso per favorire il nutrimento nonché l'eliminazione delle sostanze di rifiuto trovando un piano di applicazione senza limiti, come illimitata è la "saggezza intrinseca" al corpo umano: l'auto guarigione.
Qualsiasi sia la sede nonché la condizione anormale da cui il corpo è afflitto, l'obiettivo che ci si prefigge è:
- ristabilire la mobilità e la motilità laddove esse siano state compromesse;
- migliorare l'apporto sanguigno e il ritorno venoso e linfatico per ottimizzare l'ossigenazione e la nutrizione cellulare;
- normalizzare l'interazione del sistema nervoso centrale e periferico con il sistema immunitario, endocrino e muscolo-scheletrico;
- bilanciare e coordinare il sistema dei 6 diaframmi (plantare, pelvico, toraco-addominale, toracico superiore, ioideo e il tentorium cerebri) ed il loro ritmo.
Chi può essere trattato
I diversi approcci possibili grazie alla fisioterapia ed all'osteopatia permettono una pratica clinica a 360°: dall'età neonatale attraverso la componente cranio-sacrale, fasciale e biodinamica; all'età geriatrica con una componente più funzionale e nel rispetto dei tessuti attraverso tecniche miotensive.
E' necessario spogliarsi per essere sottoposti ad un trattamento?
Sì, il paziente deve scoprire l'area del corpo che necessita di trattamento. Ad ogni modo, gli uomini restano in slip e le donne restano in slip e reggiseno.
L'effetto di un trattamento è immediato?
L'organismo umano risponde agli aggressioni con poteri di autoguarigione L'organismo può anche rispondere "compensando il disturbo", provocando spesso sintomi e malattie spiacevoli. Più a lungo persiste il problema, maggiori saranno i compensi messi in atto.
Gli interventi nelle "lesioni osteopatiche primarie" favoriscono il ripristino del "nuovo ordine", con effetti benefici in un periodo di tempo relativamente breve. Se il dolore è causato da un evento improvviso come torcicollo o mal di schiena, i risultati del trattamento sono generalmente improvvisi. In molti casi, il corpo ha bisogno di tempo per adattarsi a nuovi stati funzionali.
Sono utili gli esami medici clinici per una valutazione corretta?
E' utile portare con sé al primo incontro raggi X, ecografia, TAC, risonanza magnetica, per ricercare eventuali controindicazioni al trattamento osteopatico.
Agisce solo su disturbi di ossa e muscoli?
L'obiettivo è quello di risolvere il problema dotando le strutture corporee della capacità di svolgere correttamente le proprie funzioni nel rispetto dell'ontogenesi e dello sviluppo fisiologico di ogni singolo organismo.
Se il movimento è limitato in una o più zone del corpo, viene alterato l'equilibrio, su queste zone interviene il fisioterapista osteopata.
La regola è perseguire e mantenere "economia", "comfort" e "non dolore".
Che cosa si intende per strutture del corpo?
Si intendono non solo il Sistema Muscolo-Scheletrico, ma anche i Visceri, il Tessuto Connettivo nelle sue varie specializzazioni, il Sistema Circolatorio, Ormonale ed il Sistema Nervoso.