Riabilitazione della spondilolistesi
Questo è un disturbo ricorrente nella terapia fisica ed è particolarmente diffuso in categorie di atleti che coinvolgono la colonna lombare in continui movimenti di estensione, come ballerini (si pensi all'arabesque), arti marziali, giocatori di calcio e giocatori di pallavolo.
La spondilolisi è un difetto congenito o acquisito dell'arco vertebrale che si verifica in alcuni atleti dopo un infortunio da uso eccessivo (frattura da stress) (1,2).
La spondilolistesi, d'altra parte, si verifica dopo la spondilolisi in cui la vertebra interessata scivola sulla vertebra sottostante (3,4,5)
Lo scivolamento può essere in avanti (anterolistesi) o più raramente all'indietro (posterolistesi).
La prevalenza dello slittamento anteriore va dal 6% all'11,5% circa nella popolazione generale europea, molto bassa, circa il 2% nella regione africana, e molto alta, circa il 60% nella regione dell'Alaska (6,7)
Gli uomini sono più colpiti delle donne, e in 90% casi era a livello della quinta vertebra lombare (L5), seguita dalla quarta vertebra lombare (L4) (7,8)
Spesso sono asintomatiche, hanno un incidenza famigliare e si associano ad una accorciamento del muscoli posteriori della coscia (Hamstring) (9,10,11).
Nella danza classica e moderna l' incidenza più alta rispetto ad altre categorie di atleti è dovuta ai continui sovraccarichi in estensione ma anche, soprattutto nei più giovani, ad una debolezza della muscolatura addominale anteriore ed ad un accorciamento della fascia toraco-lombare (12,13)
Quest ultimo squilibrio muscolo-fasciale crea un eccessivo stress articolare in iper-estensione lombare (12,13).
Esiste sia una classificazione diagnostica elaborata da Wiltse che si basa sui fattori causali ( ne identifica 6 tipi ) e una di Meyerding che è più di tipo clinico e fornisce una riferimento per la scelta del trattamento (14,15).
Seconda questa ultima classificazione abbiamo 4 gradi di spondilolistesi:
Fino al grado 1 si può far danza in sicurezza ma è bene tenersi costantemente monitorati (16,17).
Il trattamento è prevalentemente conservativo e soprattutto di tipo fisioterapico, solo in casi gravi e particolari può essere necessario un approccio chirurgico (18,19).
La fisioterapia si focalizza soprattutto sulla stabilizzazione lombo-pelvica (20,21,22) e la rieducazione al controllo motorio del bacino (23).
La danza può insegnare, con discreto effetto, a gestire l'eccessiva mobilità pelvica, grazie in gran parte all'ottimo riconoscimento dei movimenti (anche quelli fini) tipici di questa categoria di atleti.
Deve essere chiarito che la tempistica del trattamento fisioterapico per il recupero oscilla tra i 3 mesi ed un anno secondo i casi e dovrebbero essere limitati i movimenti iper-estensori che stressano la frattura (24,25).
La saldatura della frattura può anche non avvenire e formarsi una ponte fibroso (26,27) e l' atleta si ritiene guarito quando clinicamente è libero dal dolore seppur la radiografia non evidenza cicatrice ossea (28).
L' uso di corsetti, eccesso di terapia farmacologica anti-infiammatoria e poca compliance al trattamento costituiscono fattori prognostici negativi per la guarigione (29).
RIVOLGETEVI SEMPRE A FISIOTERAPISTI ISCRITTO ALL'ORDINE PROFESSIONALE
La spondilolisi è un difetto congenito o acquisito dell'arco vertebrale che si verifica in alcuni atleti dopo un infortunio da uso eccessivo (frattura da stress) (1,2).
La spondilolistesi, d'altra parte, si verifica dopo la spondilolisi in cui la vertebra interessata scivola sulla vertebra sottostante (3,4,5)
Lo scivolamento può essere in avanti (anterolistesi) o più raramente all'indietro (posterolistesi).
La prevalenza dello slittamento anteriore va dal 6% all'11,5% circa nella popolazione generale europea, molto bassa, circa il 2% nella regione africana, e molto alta, circa il 60% nella regione dell'Alaska (6,7)
Gli uomini sono più colpiti delle donne, e in 90% casi era a livello della quinta vertebra lombare (L5), seguita dalla quarta vertebra lombare (L4) (7,8)
Spesso sono asintomatiche, hanno un incidenza famigliare e si associano ad una accorciamento del muscoli posteriori della coscia (Hamstring) (9,10,11).
Nella danza classica e moderna l' incidenza più alta rispetto ad altre categorie di atleti è dovuta ai continui sovraccarichi in estensione ma anche, soprattutto nei più giovani, ad una debolezza della muscolatura addominale anteriore ed ad un accorciamento della fascia toraco-lombare (12,13)
Quest ultimo squilibrio muscolo-fasciale crea un eccessivo stress articolare in iper-estensione lombare (12,13).
Esiste sia una classificazione diagnostica elaborata da Wiltse che si basa sui fattori causali ( ne identifica 6 tipi ) e una di Meyerding che è più di tipo clinico e fornisce una riferimento per la scelta del trattamento (14,15).
Seconda questa ultima classificazione abbiamo 4 gradi di spondilolistesi:
- grado 0 nessun scivolamento
- grado 1 scivolamento da 0% al 25%
- grado 2 scivolamento dal 25% al 75%
- grado 3 scivolamento del 50% al 75%
- grado 4 scivolamento tra il 75% e il 100%
- grado 5 scivolamento oltre il 100%
Fino al grado 1 si può far danza in sicurezza ma è bene tenersi costantemente monitorati (16,17).
Il trattamento è prevalentemente conservativo e soprattutto di tipo fisioterapico, solo in casi gravi e particolari può essere necessario un approccio chirurgico (18,19).
La fisioterapia si focalizza soprattutto sulla stabilizzazione lombo-pelvica (20,21,22) e la rieducazione al controllo motorio del bacino (23).
La danza può insegnare, con discreto effetto, a gestire l'eccessiva mobilità pelvica, grazie in gran parte all'ottimo riconoscimento dei movimenti (anche quelli fini) tipici di questa categoria di atleti.
Deve essere chiarito che la tempistica del trattamento fisioterapico per il recupero oscilla tra i 3 mesi ed un anno secondo i casi e dovrebbero essere limitati i movimenti iper-estensori che stressano la frattura (24,25).
La saldatura della frattura può anche non avvenire e formarsi una ponte fibroso (26,27) e l' atleta si ritiene guarito quando clinicamente è libero dal dolore seppur la radiografia non evidenza cicatrice ossea (28).
L' uso di corsetti, eccesso di terapia farmacologica anti-infiammatoria e poca compliance al trattamento costituiscono fattori prognostici negativi per la guarigione (29).
RIVOLGETEVI SEMPRE A FISIOTERAPISTI ISCRITTO ALL'ORDINE PROFESSIONALE