Tappe di sviluppo psicomotorio da 1 a 6 mesi
Lo sviluppo del bambino, a prescindere dai geni e dalle stimolazioni ricevute, segue uno schema-base:
1. dalla testa ai piedi: impara prima a tenere eretta la testa, poi la schiena, poi a stare seduto, etc.
2. dal tronco verso gli arti: impara a coordinare prima le braccia, poi le mani, poi le dita, etc.
Occorre avere pazienza con il bambino e di non confrontarlo mai con nessun altro che non sia se stesso.
La crescita del bambino non è uguale per tutti, ma potrebbe avvenire:
1. con continuità: il bambino compie piccoli progressi ogni giorno
2. per scatti di crescita: il bambino acquisisce rapidamente delle capacità, resta fermo per un po', improvvisamente acquisisce altre capacità, etc.
Tappe di sviluppo per bambini da 1 a 6 - 7 mesi
Ricordate che questa è solo una tabella orientativa
1 mese circa
* Presenta il riflesso di deambulazione automatica: è in sintonia con il riflesso di raddrizzamento, infatti il bambino tenuto eretto e appoggiato con i piedi, se inclinato in avanti mantenendo l'appoggio con leggera pressione, dimostrerà risposte automatiche di estensione e flessione delle gambe che richiamano l'automatismo della camminata (marcia automatica) (il riflesso scomparirà a 2 mesi).
2-3 mesi circa
4 mesi circa
5 mesi circa
6-7 mesi circa* Supino, solleva la testa e le spalle.
Per favorire lo sviluppo ottimale del vostro bambino seguite queste tre semplici regole:
1. Lascia a lui l'iniziativa
Cercare di anticipare le tappe dello sviluppo non pare avere risulati positivi, si rischia al contrario di rallentarlo. Se il bambino non può raggiungere da solo una determinata posizione, non forzarlo, ma aspetta con pazienza, in poco tempo ci arriverà da solo. Evitate, per esempio, l'uso delle moderne seggioline che tengono il bambino seduto prima del tempo: si rischia di sovraccaricare la parte bassa della colonna vertebrale frenando lo sviluppo dei muscoli delle braccia, del dorso e dell'addome. La posizione ideale per i bambini che non stanno ancora seduti da soli (a circa 6 mesi) è orizzontali, sdraiati sulla schiena (quando dormono) e quando sono svegli o su un fianco - possono giocare o osservare i loro giochi benissimo in questa posizione - o proni – allenano i muscoli per il successivo passaggio evolutivo: il gattonamento.
2. Non mettergli fretta
Quando il bambino manifesta una nuova abilità, si vorrebbe subito metterla a frutto cercando di stimolare l'acquisizione di altre capacità: per esempio, il bambino cerca di stare seduto, ma cade? Lo circondiamo di cuscini o lo mettiamo nella sdraietta, senza avere la pazienza di aspettare che prenda sicurezza da solo. Non abituate i bambini a vivere al limite delle proprie capacità: la vita è lunga e hanno tutto il tempo per acquisire tutte le capacità di cui hanno bisogno.
3. Osservalo senza interferire
L'unica cosa che importa nello sviluppo dei bambini è notare la progressione graduale.
Godiamoci ogni piccolo progresso dei nostri bambini, diventeranno grandi così in fretta! Vigilate, se pensate che qualcosa non vada, e segnalatelo al vostro pediatra, che vedrete, nella maggior parte dei casi vi rassicurerà sulla salute di vostro figlio.
1. dalla testa ai piedi: impara prima a tenere eretta la testa, poi la schiena, poi a stare seduto, etc.
2. dal tronco verso gli arti: impara a coordinare prima le braccia, poi le mani, poi le dita, etc.
Occorre avere pazienza con il bambino e di non confrontarlo mai con nessun altro che non sia se stesso.
La crescita del bambino non è uguale per tutti, ma potrebbe avvenire:
1. con continuità: il bambino compie piccoli progressi ogni giorno
2. per scatti di crescita: il bambino acquisisce rapidamente delle capacità, resta fermo per un po', improvvisamente acquisisce altre capacità, etc.
Tappe di sviluppo per bambini da 1 a 6 - 7 mesi
Ricordate che questa è solo una tabella orientativa
1 mese circa
- *Presenta il riflesso di suzione: lo sfioramento all'angolo della bocca, provoca la rotazione della testa in direzione dello stimolo (cercamento), in seguito le labbra e la lingua effettuano una reazione di avvicinamento allo stimolo; infine la lingua si ritira, le labbra si chiudono e avviene la suzione. Queste reazioni nell'insieme permettono al bambino di alimentarsi. La fase di cercamento scompare verso i tre-quattro mesi, mentre il riflesso di suzione scompare al 10-11° mese e talvolta è evocato durante il sonno leggero. Il riflesso di deglutizione si scatena con il contatto dell'alimento con la parete della faringea (è incompatibile con la suzione perché quando il bimbo deglutisce non succhia), è un riflesso che non scompare perché è definitivo.
- Presenta il riflesso di Moro: a uno spavento reagisce con tutto il corpo spalancando gambe e braccia e piangendo (scompare verso i 6 mesi).* Presenta il riflesso di raddrizzamento: tenendo il neonato sostenuto verticalmente in modo da tenere le piante dei piedi appoggiare su un piano, manifesta un riflesso d'estensione e raddrizzamento delle gambe e del tronco. Con un effetto "onda" dal basso all'alto che interessa la caviglia, il ginocchio, l'anca, il tronco ed infine alla testa (il riflesso scompare verso i 2-3 mesi).
* Presenta il riflesso di deambulazione automatica: è in sintonia con il riflesso di raddrizzamento, infatti il bambino tenuto eretto e appoggiato con i piedi, se inclinato in avanti mantenendo l'appoggio con leggera pressione, dimostrerà risposte automatiche di estensione e flessione delle gambe che richiamano l'automatismo della camminata (marcia automatica) (il riflesso scomparirà a 2 mesi).
- Presenta il riflesso di prensione: stimolando il palmo della mano del neonato con un dito o un oggetto allungato si genera una reazione di presa a pugno, senza flessione del pollice, di una certa intensità e si può giungere a sollevare il bambino dal piano del letto per qualche istante (il riflesso scompare totalmente verso i 9-10 mesi quando inizia la capacità di rilassamento volontario. Già a 3-4 mesi la semplice stimolazione della pelle non lo scatena più ed è necessaria una forte pressione).
- Presenta il riflesso tonico asimmetrico del collo: la reazione si scatena con la rotazione laterale della testa del neonato posto supino che determina un variazione del tono degli arti superiori con l'estensione dell'arto facciale e flessione di quello nucale. La sua influenza è molto forte nelle prime settimane e poi scompare.
- Il bambino si muove in modo incontrollato.
- Può fissare il viso materno o un oggetto, a 20-25 cm di distanza mette a fuoco.
- Ha le mani quasi sempre chiuse a pugno.
- Può tremare o sussultare (fino a 4 mesi circa).
- Sorride beato dopo la poppata.
- Si autoregola per il mangiare e il dormire.
2-3 mesi circa
- Comincia a mantenere eretta la testa.
- Messo prono tenta di sollevare la testa.
- Si muove ancora con tutto il corpo ma noterete differenza tra uno stato di disagio e uno di benessere.
- Osserva l'ambiente.
- Comincia a usare le manine: le apre, le unisce, le porta alla bocca, le succhia o le lecca, può cominciare a succhiarsi il pollice o un altro dito.
- Sorride ai visi sorridenti.
- Si autoregola per il mangiare e il dormire.
4 mesi circa
- Supino, ora sta ben dritto sulla schiena.
- È capace di girarsi.
- Gira la testa sui due lati.
- Supino, tiene le gambe piegate sul pancino.
- Può emettere piccole risa.
- Si osserva le mani, gioca molto con le mani.
- Tenta di afferrare un oggetto, se glielo mostrate.
- Tenta di afferrare un oggetto sospeso.
- Le mani sono spesso aperte, i pollici restano fuori dai pugni.
- Sta sveglio per sempre più tempo.
5 mesi circa
- In braccio si sostiene bene con la schiena e sostiene bene la testa.
- Si osserva i piedi quando è seduto.
- Sa afferrare gli oggetti, ma non sempre sa lasciarli volontariamente.
- Mostra preferenze per un oggetto e lo cerca con gli occhi.
- Sta sveglio sempre più.
- Messo seduto non è ancora stabile (non forzatelo).
6-7 mesi circa* Supino, solleva la testa e le spalle.
- Prono, tiene ben sollevata la testa e le spalle, si esercita per imparare a gattonare, comincia a spingersi indietro, a gambero (quando è sveglio tenetelo il più possibile in questa posizione).
- Prono, fa l'aereo (solleva testa, braccia e gambe).
- Gioca con le sue mani, i piedi, la bocca, porta i piedi alla bocca.
- Afferra bene gli oggetti, è capace di scuoterli volontariamente, di portarli alla bocca, di farli cadere.
Per favorire lo sviluppo ottimale del vostro bambino seguite queste tre semplici regole:
1. Lascia a lui l'iniziativa
Cercare di anticipare le tappe dello sviluppo non pare avere risulati positivi, si rischia al contrario di rallentarlo. Se il bambino non può raggiungere da solo una determinata posizione, non forzarlo, ma aspetta con pazienza, in poco tempo ci arriverà da solo. Evitate, per esempio, l'uso delle moderne seggioline che tengono il bambino seduto prima del tempo: si rischia di sovraccaricare la parte bassa della colonna vertebrale frenando lo sviluppo dei muscoli delle braccia, del dorso e dell'addome. La posizione ideale per i bambini che non stanno ancora seduti da soli (a circa 6 mesi) è orizzontali, sdraiati sulla schiena (quando dormono) e quando sono svegli o su un fianco - possono giocare o osservare i loro giochi benissimo in questa posizione - o proni – allenano i muscoli per il successivo passaggio evolutivo: il gattonamento.
2. Non mettergli fretta
Quando il bambino manifesta una nuova abilità, si vorrebbe subito metterla a frutto cercando di stimolare l'acquisizione di altre capacità: per esempio, il bambino cerca di stare seduto, ma cade? Lo circondiamo di cuscini o lo mettiamo nella sdraietta, senza avere la pazienza di aspettare che prenda sicurezza da solo. Non abituate i bambini a vivere al limite delle proprie capacità: la vita è lunga e hanno tutto il tempo per acquisire tutte le capacità di cui hanno bisogno.
3. Osservalo senza interferire
L'unica cosa che importa nello sviluppo dei bambini è notare la progressione graduale.
Godiamoci ogni piccolo progresso dei nostri bambini, diventeranno grandi così in fretta! Vigilate, se pensate che qualcosa non vada, e segnalatelo al vostro pediatra, che vedrete, nella maggior parte dei casi vi rassicurerà sulla salute di vostro figlio.
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