Secondo una ricerca pubblicata online sul British Journal of Sports Medicine, l’esercizio fisico regolare da moderato a vigoroso migliora il rendimento scolastico degli adolescenti e in particolare aiuta le ragazze a far meglio nelle materie scientifiche. Dice Josephine Booth, psicologa dell’Università di Dundee, in Scozia, e coautrice dell’articolo: «I miglioramenti sono stati osservati nel lungo termine, con risultati che indicano un effetto dose-risposta. In altre parole, più intenso è l'esercizio, maggiore è l'impatto sui risultati». I ricercatori scozzesi basano le loro conclusioni su un campione rappresentativo di quasi 5.000 partecipanti a un trial degli anni ‘90 noto come Avon Longitudinal Study of Parents and Children (Alspac), realizzato per monitorare a lungo termine la salute di circa 14.000 nati tra il 1991 e il 1992 nel sud-ovest dell'Inghilterra. «Durata e intensità dei livelli quotidiani di attività fisica dei bambini sono stati misurati per periodi da tre a sette giorni utilizzando un accelerometro» riprende la psicologa, che ha incrociato i dati con le successive valutazioni del rendimento scolastico in inglese, matematica e scienze a 11, 13, 15 e 16 anni. E dopo i necessari aggiustamenti per possibili fattori confondenti, l'analisi ha mostrato che la performance in tutte e tre le materie era legata alla quantità di attività fisica svolta, che ha particolarmente favorito le ragazze nelle materie scientifiche. Anche agli esami del diploma di scuola secondaria, il Gcse, General Certificate of Secondary Education, l’associazione tra intensità dell’esercizio fisico e rendimento era evidente con miglioramenti che scattavano per ragazzi e ragazze, rispettivamente ogni 17 e 12 minuti di esercizio giornaliero in più. Conclude Booth: «Il collegamento potrebbe essere casuale, ma meriterebbe comunque studi successivi, in quanto potrebbe riflettere differenze di genere nell’impatto dell'attività fisica sulle funzioni cerebrali. E se i dati venissero confermati, avrebbero possibili implicazioni sia in salute pubblica sia sulla politica dell'istruzione». BRITISH JOURNAL OF SPORTS MEDICINE ONLINE FIRST
0 Comments
Dopo esserci concentrati sui liofilizzati ecco un approfondimento sugli omogeneizzati per l’infanzia. 10 Fatti 1) Cominciamo dal termine “omogeneizzato”. Ho notato che questo termine viene utilizzato solo ed esclusivamente in Italia (ma sono pronto ad essere smentito in quanto non ho controllato tutti i paesi e tutte le marche) in quanto all'estero si parla di purè o passati. Guardate ad esempio l’immagine qui di fianco dove è raffigurato un vasetto di “omogeneizzato” in vendita in Svizzera. Lo stesso prodotto viene chiamato “omogeneizzato” in italiano, “mouliné” in francese e “püriert” in tedesco. “Mouliné” può essere tradotto con macinato/passato, mentre “püriert” (termine più generico) con schiacciato/passato. Il processo di “omogeneizzazione” è molto complesso coinvolgendo sia la chimica che la meccanica. Nella sua accezione più comune viene utilizzato per il burro e il latte (il latte che compriamo è “omogeneizzato”), ma nel nostro contesto credo che sia semplicemente usato come sinonimo, appunto, di tritato/sminuzzato/passato, ecc. Nel tentativo di capirci di più ho fatto un po’ di domande alle varie case produttrici, ma dopo diverse risposte evasive (o semplicemente dettate dall’ignoranza) la Hipp UK mi ha confermato che il termine “omogeneizzato” va inteso come “triturato finemente fino a ottenere una purea” e che gli omogeneizzati italiani e le puree britanniche (per l’inizio dello svezzamento) sono equivalenti. L’assistenza clienti della Plasmon aggiunge anche che il processo di omogeneizzazione, non ingloba “aria, come potrebbe avvenire attraverso un frullatore”. Un approfondimento sui liofilizzati di carne per l’infanzia. 10 Fatti 1) La liofilizzazione è un procedimento chimico davvero complesso; è un mix tra congelamento a basse temperature ed essiccazione, e il prodotto finito è una polverina più o meno granulosa. Gli alimenti che vengono generalmente sottoposti ad un processo di liofilizzazione sono: caffè, camomilla, succhi di frutta, tè, patate, frutta esotica, farmaci, alimenti per bambini e l’infanzia, oppure prodotti dietetici. Esempi di utilizzazione sono il caffè istantaneo, il mangime per pesci, gli ingredienti per la preparazione di zuppe e piatti pronti, ecc. A cura del Dottor Luigi Gelmi Un ostacolo importante nella posturologia è la presenza nel cavo orale di restauri metallici di varia natura, ad esempio oro, amalgama, palladio, titanio, eccetera, sono responsabili della generazione di micro correnti galvaniche. Uno squilibrio posturale è spesso responsabile di risultati incompleti, insuccessi o recidive dei sintomi quali: mal di schiena, cefalea, artrosi, ernia al disco, fibromialgia, malocclusione, dolori cervicali, vertigini, lombalgia, problemi articolari, sciatalgia e incoordinazione motoria. Nel corso della terapia di riprogrammazione posturale ci si può imbattere in difficoltà legate a correnti galvaniche tra dente e dente e non solo. A volte queste correnti possono stabilirsi anche tra un'otturazione e un anello o una catenina, e in tal caso vengono definite dento-periferiche. a cura del Dottor Luigi Gelmi La Posturologia è una medicina integrata, basata sull'anatomia, sulla neurologia e quasi tutte le scienze di base. Studia e cerca di curare gli squilibri del Sistema Tonico Posturale con i riflessi propriocettivi. Per comprendere l'importanza della Posturologia è necessario spiegare l'entità delle problematiche trattate, con il relativo peso sociale che queste comportano. Il 50-70% della popolazione occidentale adulta ha sofferto almeno una volta di dolore lombare. Negli Stati Uniti una ricerca ha mostrato che i dolori alla colonna vertebrale sono la principale causa di assenza dal lavoro di uomini e donne in età inferiore ai 45 anni. Gli indennizzi per patologie professionali della colonna assorbono il 33% dei costi totali di rimborso assicurativo. Per tali patologie, i settori produttivi dell'industria americana spendono ogni anno una somma di circa 10 miliardi di dollari per trattamenti e compensi. In Italia, fatte le debite proporzioni, la situazione non è migliore. La maggior parte di queste patologie è riconducibile a squilibri del Sistema Tonico Posturale. Questo sistema si è gradualmente formato nel nostro cervello per organizzare il controllo automatico e volontario che ci consente di mantenere la "Stazione eretta". Nel suo insieme coinvolge strutture del sistema nervoso centrale e periferico, e soprattutto il piede, l'occhio, i denti, la cute, i muscoli, le articolazioni, ma anche l'apparato masticatorio e l'orecchio interno. Questo insieme di organi e strutture invia informazioni ai centri superiori sull'atteggiamento del corpo, influenzandosi reciprocamente. Quando un recettore è deficitario, gli altri cercano di compensare, creando così atteggiamenti del corpo adattativi. Nel tempo questi adattamenti si "cristallizzano" in posture errate, dando origine a sintomatologia dolorosa articolare e muscolare. A complicare le cose possono intervenire fattori quali la "gamba corta", blocchi articolari, malocclusioni dentarie, abitudini viziate come scorretta deglutizione, bruxismo o micro galvanismi tra restauri metallici presenti in bocca e in ultimo cicatrici patologiche. Problemi come piedi valghi o vari, disturbi dell'equilibrio, maldestrezza, difficoltà nella guida notturna, mal di mare e, a volte anche dislessia e difficoltà di apprendimento del bambino, sono riconducibili a squilibri del Sistema Tonico Posturale. La Posturologia non è una disciplina a sé stante, spesso nella terapia posturale sono coinvolte diverse figure professionali, quali l'osteopata, il fisioterapista, l'ortottista il logopedista, il dentista, il neurologo, l'oculista, l'ortopedico e l'otorinolaringoiatra, a seconda delle cause dello squilibrio. Nella posturologia si curano le cause e non i sintomi,con una riprogrammazione dei recettori sregolati utilizzando strumenti idonei (quali ad esempio le solette) riportando il sistema tonico posturale in buon equilibrio. Sono necessari almeno 10 mesi perché questa riprogrammazione avvenga e quindi risulta fondamentale la collaborazione del paziente. I miglioramenti ottenuti sono sempre dimostrabili e il risultato finale sono una bella e sana postura e una migliore qualità della vita. Ringrazio il dottor Luigi Gelmi per l'articolo. Vaccini. L'indagine: solo il 33% degli italiani è a favore. Quelli per adulti neanche considerati15/10/2013 Secondo i dati raccolti via web da Eikon, il 52% degli italiani a cui viene chiesto di esprimere un pensiero sulle vaccinazioni si dice contrario, mentre il 15% esprime ancora perplessità. Quando si parla di immunizzazione, inoltre, si pensa ai bambini e c'è completa indifferenza, invece, nei confronti del vaccino in età adulta. Avere gambe magrissime così da creare uno spazio tra le cosce quando si sta in piedi . E' la nuova moda delle adolescenti americane che preoccupa i medici. Non è una moda o una tendenza, piuttosto si tratta di una vera ossessione, una mania che sta spopola soprattutto fra le adolescenti americane. Cos’è il “thigh gap“? E’ lo spazio, la distanza, che si crea fra le gambe, ormai considerato un elemento distintivo di bellezza e perfezione fisica. |
ATTENZIONE LEGGEREIl dottor Paonessa non rilascia AutoriMarco Paonessa Archivio
Settembre 2021
Categorie
Tutti
|