DOTT. MARCO PAONESSA, FISIOTERAPIA OSTEOPATIA
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La mia guarigione è responsabilità unicamente del terapeuta

29/1/2021

 
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[La mia guarigione è responsabilità unicamente del terapeuta]
Buongiorno a tutti
Come state oggi?
Quante volte è capitato di pensare una cosa del genere quando per un qualsiasi motivo ci si rivolge a un terapeuta?
Magari non proprio in questi termini, in realtà credo lo abbiamo fatto più o meno tutti.
Solitamente quando si ha un dolore a livello cervicale piuttosto che lombare, o in generale un qualsiasi problema articolare o muscolare,
si pensa di rivolgersi a un medico, un fisioterapista, un osteopata per risolverlo,
e magari si è anche disposti a FARE qualcosa per migliorare, quindi fare gli esercizi, eccetera.
Il problema è che tante volte tutto questo impegno rimane LIMITATO nel tempo e soprattutto,
qualcosa che tu tendi a DELEGARE a qualcun altro...
come se fosse unicamente compito del medico o del fisioterapista di turno risolvere il tuo problema.
Certamente hai ragione, ma in parte.
Perché sì, sono queste figure che devono aiutarti e portarti verso la guarigione tramite la loro conoscenza e competenza in quel campo specifico.
Ma soprattutto hanno anche il compito di renderti CONSAPEVOLE...
Consapevole del fatto che ogni giorno devi compiere delle azioni per salvaguardare la tua salute,
quindi non solo quando vai a fare la seduta in studio,
ma in tutto il resto del tempo in cui sei da sola e non ti vede nessuno...
A maggior ragione questo discorso vale se fai uno stile di vita molto sedentario.
I nostri nonni probabilmente non avevano bisogno di fare esercizio fisico, perché facevano già dei lavori molto attivi e non c'era neanche tutta la comodità che abbiamo noi grazie ai mezzi di trasporto.
Questo però non si può dire di tantissimi dei nostri lavori contemporanei.
Nella maggior parte dei casi non devi fare i chilometri a piedi per arrivare sul posto di lavoro,
ma prenderai la macchina o la metro che magari ti lasciano a due passi, per poi stare fermo su una sedia per 10 ore ogni giorno.
“Ma no Marco, il mio è un lavoro diverso, è dinamico, movimentato...”
Ne sei proprio sicuro?
Anche se tu fai un lavoro per il quale pensi di muoverti abbastanza, in realtà spesso non è così.
Pensa per esempio ad uno che lavora in un ristorante, un cuoco, un infermiere, un commesso...
È vero che fa un lavoro apparentemente abbastanza attivo, ma quanto tempo trascorre fermo in piedi?
Magari è un passo in avanti rispetto al classico di stare seduto davanti al computer,
Ma anche questi sono dei ruoli professionali che nascondono un tipo di sedentarietà che determina un sovraccarico continuo. Sono comunque delle situazioni deleterie per la salute della colonna.
Per questo motivo è ancora più importante che tu metta in pratica delle azioni che vadano a BILANCIARE certe "cattive abitudini".
Sicuramente non potrai cambiare lavoro, ma puoi minimizzare gli effetti negativi di questo stile di vita sedentario.
Quindi i vari esercizi, la giusta dose di movimento, un'alimentazione corretta, ecc... devono essere sempre alla base di tutto.
Come ho detto all'inizio però, sono delle azioni che TU devi compiere ogni giorno, settimana dopo settimana.
Perché il punto in questo caso non è fare un po' di stretching di un muscolo che si è contratto per qualche trauma, e una volta tornato alla normalità, si può trascurare.
Si tratta invece di compensare l'accorciamento muscolare, la rigidità articolare... il carico a cui la tua colonna va incontro ogni singolo giorno.
Quindi bisogna inserire delle buone abitudini, e soprattutto proseguire e portarle avanti con continuità.
Lo so, è difficile e può essere faticoso all'inizio.
Ma è quello che funziona se si vuole eliminare il dolore e mantenere la schiena in salute quando fai una vita sedentaria, specie se arrivi da una situazione di mal di schiena cronico.
Serve quindi costanza, impegno e soprattutto consapevolezza.
Ora... i primi due li devi necessariamente mettere tu.
Nessuno purtroppo potrà fare questo lavoro al posto tuo
Invece per l'aspetto della consapevolezza riguardo la cervicalgia o lombalgia e la salute della colonna ci sono io, prenota la tua visita ora, clicca qui:
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Un abbraccio
Marco

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Se ti trovi in una di queste situazioni ti consiglio di prenotare una visita

27/1/2021

 
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[Se ti trovi in una di queste situazioni ti consiglio di prenotare una visita]
Buongiorno a tutti
Tutto bene oggi?
In questi giorni mi hanno scritto in tanti chiedendomi informazioni, ognuno in una situazione diversa. Da chi si è bloccato da poco per la prima volta in vita sua, a chi si trascina col dolore da anni.
Quindi oggi voglio vorrei rispondere un po' a quei dubbi.
E ti posso dire che a prescindere dalla situazione in cui sei, ti consiglio tranquillamente di prenotare una visita
per valutare il tuo personale "percorso di dolore/guarigione" in cui ti trovi in questo momento.
E quindi ti consiglio ti prenotare se:
1) Hai “soltanto” degli episodi di dolore acuto occasionali, che si risolvono in qualche giorno e per passare poi del tutto.
In questo caso direi che sei molto fortunato. Sei in una situazione ancora precoce in cui si sono appena manifestati i primi segni di sofferenza.
Spesso invece è una sofferenza che va avanti già da qualche tempo... e se le condizioni rimangono invariate la situazione non può fare altro che peggiorare.
Tu invece come dicevo sei fortunato, perchè hai la possibilità di iniziare a lavorare abbastanza presto sul problema, sistemare qualche aspetto dello stile di vita, e con relativa facilità risparmiarti inutili danni e sofferenze che possono essere tranquillamente evitati.
2) Non hai ancora intrapreso nessun percorso di cura.
Magari sei in una situazione di dolore notevole, ma non sai bene come approcciarti al problema. Quale può essere il protocollo migliore da adottare e quali sono le possibili soluzioni...
Ecco questa è un'ottima occasione per capirne di più, per acquisire quella consapevolezza che ti consentirà ti fare le scelte giuste nel percorso da intraprendere.
Infatti parleremo anche di tutti gli approcci più adatti alle varie situazioni che si possono presentare.
3) Hai già fatto qualche terapia, magari anche diverse, ma nonostante questo NON sei riuscita a risolvere.
Lo so, quando capitano queste cose è veramente frustrante, ci sono passata personalmente anche io quando soffrivo di mal di schiena da ragazzo.
Finisci per rimbalzare da un terapeuta all'altro provando di tutto, con grande perdita di tempo e risorse tra l'altro.
Sappi che non sei semplicemente sfortunato, ma c'è una ragione se tante volte con certe terapie non si riesce a risolvere il problema e dopo qualche mese si torna nuovamente nel dolore.
4) Hai trovato una soluzione e riesci a tenere a bada il dolore con successo.
In tal caso ti faccio anche i miei complimenti perchè sono certo che ti sarai impegnato per raggiungere questo risultato.
Comunque, anche se ormai sai come gestire il tuo problema ti consiglio di sottoporti a visite reolari preventive.
Gli aspetti che tratteremo sono davvero tanti, e sono sicuro che potrai trovare tante altre informazioni utili per migliore ulteriormente la tua situazione.
Non si finisce mai di imparare
Detto questo per oggi è tutto...
Allora ti aspetto in studio, prenota ora.
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Un abbraccio
Marco

Senza una rotta rischiamo di perderci

25/1/2021

 
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[Senza una rotta rischiamo di perderci]
Buongiorno
Come state?
Ci sono delle azioni che solo tu puoi compiere se vuoi tornare a stare bene.
Ma forse starai pensando: “Ok, ho capito che ci sono delle cose che devo fare, ma non saprei da dove partire.”
Se hai un po' di confusione devo dirti che lo capisco.
In giro si sente di tutto e di più... "devi fare questo esercizio - devi fare stretching - allenare i muscoli - metti il bustino - prendi questi farmaci"
Si... magari è anche tutto corretto, ma come le metti insieme?
Ogni tanto vengo a conoscenza di persone che nel tentativo di migliorare la propria salute hanno ottenuto invece il risultato opposto.
Per esempio: hanno iniziato a fare un lavoro di rinforzo troppo pesante e troppo presto.
Questo è un grosso sbaglio e si rischia di contrarre ulteriormente i muscoli.
Il fatto è che se le cose si fanno a caso, solitamente quello che succede è che si perde del tempo o addirittura si possono creare ulteriori danni.
Questo è il motivo per cui io non darei mai semplicemente una lista di esercizi o azioni da svolgere, e fine del discorso.
Perchè non è così semplice.
Quando si parla di riabilitazione, in questo caso per il mal di schiena, ci sono dei passi ben precisi da seguire.
La verità è che non basta "FARE" per ottenere un risultato,
Bisogna anche fare le cose giuste, al momento giusto.
Insomma, serve una strategia, una rotta da seguire con delle azioni messe in un ordine sensato.
Quindi c'è una priorità di esecuzione di un tipo di allenamento rispetto ad un altro, di un rimedio rispetto all'altro.
La chiave sta nell'avere un piano, una strategia appunto.
Un insieme di passi da rispettare.
Quindi la scoperta della causa, il trattamento del dolore acuto, l'allungamento, l'incremento della forza e della coordinazione.
In questo modo le persone hanno davanti un percorso chiaro e completo che le accompagna passo dopo passo al raggiungimento di un obiettivo finale.
Così si evitano tutti gli errori che, ahimè, tante volte si commettono quando si prova a fare da soli.
Teoricamente sei sempre tu che dovrai gestirti da sola, ma in realtà io ti do tutti i mezzi a disposizione per farti sentire seguito e guidarti.
Durante le sedute terapeutiche ti darò tutti gli strumenti e le informazioni per fare i tuoi allenamenti e andare avanti attraverso le varie fasi con un senso logico e una progressione.
Quindi è vero che sei da solo e autonomo, ma alla fine neanche tanto , perchè hai comunque delle istruzioni precise da seguire e rispettare.
Inoltre puoi contattarmi telefonicamente se hai dei dubbi.
Mi potrai domande riguardo al tuo percorso e alla tua situazione specifica, in modo da avere il massimo livello di personalizzazione e chiarire al meglio eventuali dubbi.
Certamente tutto questo non funziona senza l'impegno.
Questo è un aspetto che i miei pazienti e anche chi ha intrapreso il Protocollo ha capito bene.
Sanno che per raggiungere il risultato desiderato serve soprattutto costanza.
Come Lucia, che ne è una fantastica testimone.
Lei si è messa in gioco, ed ha fatto e continua a fare quello che è necessario
Non sei costretto ad allenarti per 3 ore al giorno ogni giorno, correre decine di chilometri e sollevare quintali di pesi
È pur sempre un percorso di riabilitazione per il mal di schiena, non facciamo bodybuilding o un'attività di sport agonistico.
Semmai una cosa del genere per qualcuno potrebbe essere l'obiettivo finale.
Anzi lo scopo è proprio avere la libertà di ritornare a fare quello che si vuole, nei limiti del possibile.
(Ho avuto anche pazienti che sono tornati a fare le maratone per esempio)
Ma ci deve essere soprattutto la tua volontà di seguire il programma con costanza e intraprendere nuove abitudini se necessario.
Sei interessato ad iniziare questo percorso per eliminare il dolore e migliorare la salute della tua schiena?
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Un abbraccio
Marco

Allenarsi da soli è noioso e complicato?

22/1/2021

 
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[Allenarsi da soli è noioso e complicato?]
Buongiorno
Come state?
Innanzitutto faccio i complimenti alle decine di persone che hanno deciso di intraprendere un percorso terapeutico con me per incrementare la salute della propria schiena
Questa mattina voglio parlare di uno dei problemi che si possono avere quando ci si approccia ad un allenamento con esercizi terapeutici.
Ovvero quello smarrimento iniziale di fronte a una lista infinita gli esercizi.
Ok, teoricamente dovresti sapere cosa fare, hai i tuoi esercizi... basta solo partire e via.
In realtà tanta volte iniziano a sorgere dei dubbi...
li devo fare tutti di seguito? Possono esserci delle pause? I tempi di recupero? E questo movimento... ma come diavolo si fa? Lo sto eseguendo correttamente?
Ecco, sicuramente sarà capitato anche a te...
Il fatto è che non avere delle indicazioni precise su quello che dovrai andare a fare, ma solo di carattere generale , tante volte può essere un bel problema... soprattutto per chi si sta affacciando per la prima volta all'esercizio fisico.
Questo perchè tutti i dubbi e queste incognite spesso paralizzano e ti frenano dall'iniziare.
Si crea una certa resistenza in quanto non si sa bene cosa fare, allora si preferisce rimandare.
Ma certamente non è l'ideale se avevamo deciso intraprendere un percorso con l'obiettivo di contrastare il dolore e migliorare la nostra salute.
Perciò ho fatto in modo di rendere l'approccio al mio Protocollo e ai suoi allenamenti il più facile e “indolore” possibile
Durante le sedute ti mostrerò i movimenti e ti darò i tempi delle pause.
Come ha detto Maria, una mia paziente,
“avere un fisioterapista accanto che ti guida e ti spiega come fare gli esercizi passo passo, come svolgerli, e quali errori di esecuzione evitare è stato fondamentale.”
Questo è estremamente utile anche se sei una di quelle persone che è sempre presa da mille pensieri e fatica a rimanere concentrata quando si allena.
È comunque vero che devi mettere il tuo impegno per fare gli allenamenti con costanza e proseguire nel percorso.
Ma quello che faccio durante la seduta è darti il maggiore supporto e aiuto possibile per guidarti attraverso tutte, e dico proprio tutte, le diverse fasi.
Di modo che tu possa progredire ed avanzare nel percorso in modo semplice e senza intoppi.
E se hai voglia di iniziare questo viaggio per migliorare la salute della tua schiena,
ricorda che che devi solo prenotare una visita per valutare la tua situazione e presentarti il Protocollo.
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A presto
Marco

Cosa c'entrano Alimentazione e Meditazione con il mal di schiena?

20/1/2021

 
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[Cosa c'entrano Alimentazione e Meditazione con il mal di schiena?]
Buongiorno
Sai... se dovessi usare una singola parola per descrivere un approccio terapeutico che funziona veramente,
Quella parola sarebbe INTEGRAZIONE
Nel corso dei miei studi, e soprattutto anche con l'esperienza, mi sono reso conto che per avere un impatto significativo sulla vita delle persone c’è la necessità di investire in più aree possibili della sua vita.
In realtà questo vale per il mal di schiena, come per tantissime altre cose.
Ma nel nostro caso gli aspetti non direttamente correlati che più frequentemente hanno collegamenti con il mal di schiena sono 2:
l'ALIMENTAZIONE e lo STATO EMOTIVO.
EMOZIONI
Ormai studi su studi hanno ampiamente dimostrato quanto il nostro stress e le nostre emozioni influenzino enormemente lo stato di salute.
Infatti hai mai avuto impressione che il tuo stato d’animo, le tue ansie o le tue preoccupazioni, abbiano una ricaduta sui tuoi dolori, o comunque sullo stato di contrazione e rigidità del tuo corpo?
Immagino di sì...
Ogni giorno tutti noi, (chi più, chi meno) combattiamo una sorta di battaglia contro questo nemico invisibile.
Ma come fare ad eliminarlo?
In realtà è impossibile eradicare del tutto una componente che fa parte della nostra vita.
È normale agitarsi, arrabbiarsi, preoccuparsi...
Ciò che NON è normale però è farsi travolgere completamente da queste emozioni, perdendo completamente il contatto con la realtà presente.
Tutto questo ha una ricaduta sul benessere del nostro corpo.
È questo il motivo che mi ha spinto a introdurre la pratica della MEDITAZIONE nella mia vita e la consiglio anche ai miei pazienti.
E dato che non è una cosa facilissima da applicare, almeno per certe persone... (io sono uno di questi )
E ora passiamo al fattore alimentazione.
ALIMENTAZIONE
Il cibo che mangiamo entra letteralmente a far parte letteralmente di noi stessi.
È facile intuire che se mangiamo schifezze stiamo male, se mangiamo cose salutari stiamo meglio.
È pur vero che oggi rispetto al passato è più difficile mangiare bene,
sia perché è complicato trovare cibo veramente sano, sia perché ci sono sempre più problematiche come intolleranze, allergie, patologie autoimmuni, ecc.
(purtroppo le due cose sono collegate fra di loro)
Per Questo motivo è molto importante essere consapevoli di quali sono le nostre reazioni rispetto agli alimenti che ingeriamo.
Sensazioni di gonfiore, reflusso, acidità, stitichezza, colite…
Anche qui, ormai sembra che stare male faccia parte della nostra vita…
Ma in verità NON è normale. O almeno non dovrebbe esserlo.
Devi sapere infatti che una cattiva alimentazione e sintomi gastro-intestinali possono essere correlati anche al Mal di Schiena, anzi a volte ne possono essere la causa principale.
Pensa che il tuo intestino è strettamente collegato alla tua colonna vertebrale, sia da un punto di vista anatomico, sia da un punto di vista neurologico.
Per cui un problema a livello dell'intestino si riflettere sulla colonna vertebrale.
Una condizione di infiammazione cronica può coinvolgere la muscolatura circostante, come lo psoas, e inoltre creare delle tensioni viscerali.
In queste situazioni fare esercizi o trattamenti non avrà effetto a lungo.
Devi anche imparare a capire quali sono gli alimenti che più ti disturbano e come organizzare una buona alimentazione che abbia un azione anti-infiammatoria sulla tua schiena.
Tutto questo, una buona alimentazione, la meditazione, in associazione al Protocollo terapeutico fisioterapico osteopatico ti permetterà di ottimizzare al massimo i risultati e apportare un vero cambiamento, che sia duraturo soprattutto.
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Un abbraccio
Marco

L'attività fondamentale che non deve mai mancare in un percorso di cura per il mal di schiena

18/1/2021

 
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[L'attività fondamentale che non deve mai mancare in un percorso di cura per il mal di schiena]
Buongiorno
Come va oggi?
Nelle ultime settimane tante persone mi hanno chiesto delucidazioni riguardo al fatto di seguire un programma a distanza da soli.
In questo periodo, vuoi o non vuoi, tante persone si sono ritrovate ad avere limitazioni e difficoltà a proseguire (o iniziare) i loro allenamenti e le terapie,
e ora c'è bisogno di trovare delle "alternative".
Quindi facendo degli esercizi da casa e degli allenamenti a distanza magari...
E si chiedono giustamente se questo tipo di lavoro ha lo stesso effetto delle terapie tradizionali o se può sostituire le sedute di esercizi a studio o in palestra magari.
Inoltre tante nuove persone mi hanno rivolto questo genere di domande.
Per cui oggi facciamo un po' di chiarezza.
Intanto partiamo col dire che non c'è una risposta univoca...
E innanzitutto bisogna fare una doverosa premessa.
Dobbiamo distinguere 2 grandi tipologie di lavoro, terapie, che possono essere fatte.
1- Da un lato tutte le tecniche fisioterapiche, strumentali e manuali, osteopatiche, manipolazioni, ecc...
Quindi che richiedono obbligatoriamente la mano di un operatore esperto.
2- Dall'altro, un lavoro costituito da tutti i tipi di esercizi, movimenti e attività che possono essere svolte sia con la guida di un fisioterapista, allenatore, istruttore, o da soli a casa.
Quindi i vari esercizi di mobilità, allungamento, respirazione, rinforzo, coordinazione, la meditazione, l'alimentazione...
In questo caso in pratica è il paziente che deve li eseguire.
Insomma sei tu che devi muovere attivamente la gamba, sei tu che devi fare l'azione.
A questo punto la domanda è: Quando serve l'uno oppure l'altro?
Possiamo banalmente dire che ogni situazione è diversa.
- Quindi potresti dover allentare delle tensioni viscerali e per prima cosa hai bisogno di manipolazioni. Poi magari farai dei lavori di respirazione e a livello muscolare.
- Oppure ti trovi in una situazione acuta di fortissimo dolore e prima di poter fare qualsiasi attività devi ridurlo attraverso le varie tecniche (con la TECAR terapia se per esempio la causa è una tensione muscolare)
- O ancora potresti essere in condizione di partire da subito con lavori di mobilità e allungamento.
Cosa è meglio fare lo si capisce e stabilisce durante la Valutazione.
Quindi sapere da dove e come iniziare il tuo percorso.
Quindi... abbiamo 2 tipologie di lavori, uno che deve essere svolto dal terapeuta e l'altro che devi svolgere TU.
E laddove il primo, a seconda dei casi, può essere necessario oppure no.
Il lavoro da parte tua è sempre necessario. Che a seguirti sia il fisioterapista, un personal trainer oppure che lo fai da solo.
Mi dispiace ma non si scappa.
Chi mi segue da un po' questo lo sa molto bene, specie i miei pazienti che vengono bacchettati quando non seguono le indicazioni.
Quando conosco un nuovo paziente dico sempre che il risultato migliore lo possiamo raggiungere solo se c'è collaborazione da parte di entrambe le parti.
Uno dei compiti del terapeuta infatti è renderti consapevole che la tua salute dipende anche dalle azioni che tu personalmente metti in atto ogni giorno.
A prescindere dalla situazione iniziale, la cosa certa per chiunque soffre di mal di schiena è che ad un certo punto (prima è meglio) deve imparare ed eseguire certi tipi di esercizi e allenamenti in autonomia.
A tutti i miei pazienti a studio infatti assegno degli esercizi, delle routine da svolgere a casa da soli.
Dico da soli perché certe attività serve farle ogni giorno (la mobilità per esempio) e non può certo esserci ogni mattina il fisioterapista accanto a te che ti indica gli esercizi.
Quindi esiste tutta una categoria di attività da portare avanti in autonomia, e che serve fare in TUTTI i casi.
Perché bisogna considerare che questo serve anche per andare a riparare tutti i danni collaterali che si sono sviluppati dopo mesi o anni di mal di schiena, adattamenti posturali a causa del dolore, inattività prolungata...
Chi soffre di mal di schiena cronico si trova sempre ad avere rigidità, tensione, ipotono muscolare.
Di sicuro potrai confermarlo anche tu.
Però queste sono tutte condizioni che non possono e non devono continuare a rimanere.
Ma che bisogna assolutamente risolvere, in quanto possono creare a loro volta altri danni alla colonna, se non proprio essere la causa originaria del mal di schiena e della tua problematica.
(Per esempio ricordiamo sempre che un'ernia, a meno che tu non abbia avuto un trauma, è il risultato di un eccessivo sovraccarico delle strutture articolari, dovuto a disturbi posturali, squilibri muscolari, muscoli poco allenati che non sono in grado di sopperire il carico dalle articolazioni)
Nel percorso di cura è necessario quindi inserire questo tipo di attività.
Successivamente non è che ci fermiamo, ma continuiamo con alcuni allenamenti per rinforzare la muscolatura, mantenere e migliorare la condizione fisica settimana dopo settimana.
Perché l'obiettivo è CONTINUARE a stare bene.
Non vogliamo fare terapie, esercizi, farci il mazzo per eliminare il problema e il dolore...
Per poi adagiarci sugli allori e farlo ritornare, o svilupparne uno nuovo.
Vogliamo eliminare il mal di schiena, e lo vogliamo eliminare per sempre (nei limiti dell'umanamente possibile)
Lo voglio io, lo vogliono i miei pazienti,
e penso proprio che lo voglia anche tu.
Per farlo serve continuare a lavorare, ad allenarsi, intraprendere nuove abitudini, mantenersi attivi.
In questo momento in cui siamo maggiormente costretti a passare del tempo in casa, forse è più importante che mai trovare il modo di farlo, anche se non ci eravamo abituati.
È anche per questo che ho creato il Protocollo Proteggi la tua Schiena...
che ho progettato un programma e un percorso che potesse essere seguito e portato avanti a distanza e in autonomia da casa propria, senza attrezzi particolari...
Per permettere a tutti di migliorare la salute della propria schiena anche in questa nuova situazione in cui ci troviamo per adesso.
Per riassumere prima di lasciarci.
Ci sono 2 categorie di lavoro:
uno fatto dal fisioterapista, operatore, osteopata
e uno fatto di esercizi e movimenti che devi svolgere
Mentre le terapie operatore dipendente possono essere necessarie oppure no (in alcuni casi assolutamente sì), e ti portano fino ad un certo punto.
Il lavoro da casa, in autonomia è SEMPRE necessario.
Da affiancare alle altre terapie per massimizzare e mantenere i risultati.
O se la problematica lo consente, può da solo essere totalmente efficace e permettere di risolvere il problema.
Di sicuro è già un grande passo avanti nel ridurre notevolmente il dolore ed evitare che possa peggiorare.
Per oggi è tutto.
Spero di essere stata abbastanza chiaro .
E se per caso non è così o hai ancora qualche dubbio fammi sapere.
Puoi prenotare una visita con me, clicca qui:
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Alla prossima
Marco

Per guarire dal Mal di Schiena, conosci te stesso, e prendi in mano la TUA salute

15/1/2021

 
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[Per guarire dal Mal di Schiena, conosci te stesso, e prendi in mano la TUA salute]
Ciao a tutti
Come state?
La Conoscenza delle Cause Scatenanti di un mal di schiena e dei Meccanismi che alimentano il dolore è importante.
La prima cosa che fa veramente la differenza quando si parla di mal di schiena, specie se cronico, è avere la Consapevolezza del motivo per cui stai soffrendo di quello specifico problema.
Molto spesso invece questo è un aspetto trascurato.
Magari anche quando vai dal medico... fai tutta una serie di esami diagnostici, dai quali però non emerge niente di così grave che possa giustificare il tuo problema.
Oppure quante volte capita di vedersi fatta una diagnosi di lombalgia, ernia del disco, sciatalgia, piuttosto che spondilolistesi,
ma di fatto ti viene data solo una cura farmacologica per la fase più acuta, e al massimo ti si dice che non rientri nell'iter chirurgico, per poi venire abbandonata a te stesso purtroppo.
E per di più in questa circostanza cominci a farti anche delle domande riguardo al tuo stare male:
"ma allora questo problema, questo dolore, ce l'ho veramente oppure no?"
Ti chiedi se ti stai “inventando” tutto e inizi a dubitare persino di te stesso e delle tue sensazioni.
Magari ti ritrovi anche scoraggiato in un certo senso, molli un attimo “la presa”, e provi ad aspettare per vedere se passa,
o peggio ancora ti arrendi al fatto di dover convivere con questa condizione.
Ovviamente questa non è per niente una buona cosa.
Di certo perché intanto continui a stare nel dolore ed avere tutti i problemi e le limitazioni nella vita che conosciamo bene,
ma anche perché nel contempo quella Causa che ti ha creato il mal di schiena, magari sta continuando ad agire e lavorare silenziosamente aumentando ancora di più i danni.
Ecco allora che acquisire la Consapevolezza della tua situazione, ti fornisce non solo la conoscenza fine a se stesso,
ma ti permette di essere “Libero e autonomo” in un certo senso.
Dandoti la capacità di fare delle scelte migliori riguardo agli aspetti da cui partire per la cura del tuo mal di schiena, e anche alla scelta del giusto terapeuta o specialista a cui affidarti.
Questo è il motivo principale per cui ho creato il programma Proteggi la tua Schiena.
Voglio che chi lo segue ne possa uscire con una maggiore comprensione della propria condizione e su quali sono i passi da fare successivamente.
Perché diciamolo se c'è un dolore, un problema, necessariamente c'è una qualcosa che ne è Causa, che deve essere trattata e su cui bisogna lavorare per poter stare bene.
Prima però la dobbiamo trovare.
Quindi se vuoi capirne di più sulla tua condizione di dolore e vuoi avere maggiori strumenti e conoscenze per essere protagonista della tua guarigione,
ti consiglio di prenotare una visita e capiremo insieme cosa è utile per te
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Un abbraccio
Marco

Perdere Peso può anche essere Causa di mal di schiena?

13/1/2021

 
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[Perdere Peso può anche essere Causa di mal di schiena?]
Buona domenica
Hai mai pensato a come un fortissimo Dimagrimento può influire sul mal di schiena?
Eh sì, oggi ti voglio portare un caso in cui è successo proprio questo.
Ti ricordo l'importanza della Consapevolezza della condizione in cui ti trovi e del riconoscere quindi la Causa, il fattore scatenante che sta all'origine del tuo mal di schiena.
Il fatto è che tante volte non è così facile e scontato trovarla.
Delle volte non si indaga a fondo e ci si ferma solo alla superficie.
Altre volte non viene trovato nulla, magari ti viene detto che non hai niente e vieni abbandonato a te stesso.
Di persone con questa storia purtroppo ne incontro a decine...
E questo è capitato anche a Giulia, una mia paziente,
Giulia ha iniziato ad avere mal di schiena subito dopo un dimagrimento molto intenso di una decina di chili in pochi mesi.
Come potrai immaginare né lei, né nessun altro aveva collegato il suo dolore alla perdita di peso.
Aveva fatto quindi tutti gli esami e i soliti accertamenti, ma non era emerso assolutamente nulla.
Magari starai pensando che la causa del suo mal di schiena sia il forte dimagrimento, in quanto potrebbe aver determinato magari una perdita di tono muscolare e di conseguenza un'instabilità della colonna.
In realtà questa componente è anche presente, ma di sicuro non è la più importante.
Purtroppo invece si è creata un PTOSI Renale a causa del repentino dimagrimento.
Con "Ptosi renale" si intende uno scivolamento del rene in una posizione inferiore a quella solita.
In pratica il rene normalmente è avvolto da una capsula di grasso bruno, e alloggiato nella loggia renale.
In seguito a dimagrimenti molto rapidi e intensi il grasso di sostegno si riduce, e la struttura diventa molto più lassa e fragile, per cui non riesce più a sostenere l'organo.
Allora il rene può andare in ptosi e "scivolare" verso il basso.
MA QUESTO FATTO COME SI COLLEGA AL SUO MAL DI SCHIENA?
Il rene si è ritrovato in un posto che non è il suo, e che è occupato da altre strutture.
Si è andata a creare allora una compressione fra il rene e le strutture organiche adiacenti.
Ne è originata un'infiammazione, e di conseguenza si sono create delle tensioni connettivali, delle tensioni fasciali.
Il cervello per preservare il funzionamento dei principali organi tende allora ad adattarsi e a farti "piegare" involontariamente su te stessa per allentare queste tensioni.
Il problema è che a lungo andare si instaura un adattamento posturale che però provoca dei danni alla colonna e le sue articolazioni.
Oltretutto dietro al rene si trovano lo Psoas, il Quadrato dei Lombi...
Tutte strutture muscolari che interessano moltissimo la schiena e che possono andare in contrazione, in tensione, e per questo portare ad un mal di schiena continuo e cronico.
Allora magari fai la lastra, fai la risonanza, e non c'è niente che giustifica il tuo problema, ma intanto continui ad avere dolore.
Come vedi a volte l'origine di un mal di schiena non è per niente banale o scontato
E anche se ad una prima occhiata non viene trovato nulla, se tu stai male, di certo c'è qualcosa che non va.
Il nostro corpo è un fantastico insieme di tanti sistemi e apparati in connessione tra di loro, più o meno strettamente.

Come diventare "Istruttore di te stesso"

11/1/2021

 
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𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗻𝘁𝗮𝗿𝗲 "𝗜𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝗲 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗼"
Ciao
Come state?
Oggi riflettevo sulle solite raccomandazioni riguardo all'importanza di fare attività fisica.
In questo periodo giustamente tutti ci interessiamo ai nuovi propositi per l'anno nuovo...
In giro si sente sempre dire che bisogna mantenersi attivi, fare sport, movimento, per restare in salute e prevenire un'infinita serie di patologie diverse.
Assolutamente corretto.
Anche io ripeto sempre che per prevenire, e ancor più uscire dal mal di schiena, 𝗲̀ 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗺𝘂𝘀𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗲 (𝗮 𝗳𝗶𝗮𝗻𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗲 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗲, 𝘀𝗲 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗲 𝗼𝘃𝘃𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲).
Ma in merito a questo discorso vorrei fare una precisazione su un importante aspetto che troppo spesso vedo invece trascurato.
𝗣𝗢𝗦𝗦𝗘𝗗𝗘𝗥𝗘 𝗟𝗔 𝗣𝗔𝗗𝗥𝗢𝗡𝗔𝗡𝗭𝗔 𝗗𝗘𝗟 𝗣𝗥𝗢𝗣𝗥𝗜𝗢 𝗖𝗢𝗥𝗣𝗢
Quello di cui bisognerebbe parlare non è solo dell'importanza dell'attività fisica,
Ma anche del fatto che la persona che si allena dovrebbe essere 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲 di quello che sta facendo, della programmazione che sta seguendo, dei muscoli che attiva, dei movimenti che compie.
Ma la realtà è che la maggior parte delle persone demanda totalmente all'esterno la gestione del proprio “movimento”, all'istruttore della palestra, come al fisioterapista, ecc...
Attenzione, non stiamo parlando di quanto è bravo uno, o di quanto è bravo l'altro.
Stiamo parlando dell'abitudine da parte delle persone di restare p̲a̲s̲s̲i̲v̲i̲ nello svolgere l'a̲t̲t̲i̲v̲i̲t̲à̲ fisica.
Di NON diventare consci del proprio funzionamento.
E in effetti messa così salta fuori proprio il controsenso
Quando magari ci rivolgiamo al commercialista o a un avvocato, potremmo scegliere di affidarci totalmente e ciecamente, e lasciar fare al professionista...
Ma comunque sappiamo che è sempre meglio informarsi almeno un minimo sulle questioni che ci riguardano.
Capire come funzionano certe cose per avere un controllo maggiore e ottenere un miglior risultato, per una cosa che prima di tutto è di nostro interesse.
Allo stesso modo, se tu aspetti sempre che sia un istruttore a spiegarti come fare un esercizio, ma non acquisisci mai la consapevolezza di come quel muscolo effettivamente si muove,
di quali strutture, quali articolazioni effettivamente vengono coinvolte...
𝗔𝗹𝗹𝗼𝗿𝗮 𝗲̀ 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗲 𝘁𝘂 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗶𝗹 𝗧𝗨𝗢 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼.
E non ne faccio una colpa, assolutamente. Per chi magari non ha un po' esperienza nel campo è normale pensarla in quel modo.
Però quello che è importante sapere non è soltanto quali sono gli esercizi da fare in un determinato momento della giornata o della settimana...
𝗮𝗰𝗾𝘂𝗶𝘀𝗶𝗿𝗲 𝗖𝗢𝗡𝗦𝗔𝗣𝗘𝗩𝗢𝗟𝗘𝗭𝗭𝗔 𝗱𝗶 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝘁𝗮 𝗮𝗰𝗰𝗮𝗱𝗲𝗻𝗱𝗼 𝗮𝗹𝗹'𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗼,
acquisire un 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝗺𝗼𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 con il quale eseguire l'esercizio.
Diventare una specie di istruttore a tua volta.
Molti miei pazienti per esempio, imparano dove si trova anatomicamente quel muscolo che vogliono allungare, piuttosto che tonificare.
Qual è il movimento che effettivamente devono fare, e quali sono le strutture coinvolte.
E avere queste "conoscenze" non è tanto per fare, o fine a se stesso.
𝙃𝙖 𝙩𝙖𝙣𝙩𝙞𝙨𝙨𝙞𝙢𝙞 𝙫𝙖𝙣𝙩𝙖𝙜𝙜𝙞 𝙞𝙣𝙫𝙚𝙘𝙚.
(perché ricordo che l'obiettivo è sempre avere i migliori risultati e tornare a stare bene)
- 𝙋𝙚𝙧 𝙥𝙧𝙞𝙢𝙖 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙚𝙫𝙞𝙩𝙞 𝙙𝙞 𝙛𝙖𝙧𝙩𝙞 𝙢𝙖𝙡𝙚:
Perché sai esattamente qual è il limite meccanico entro il quale ti devi muovere.
Quali sono i movimenti che un'articolazione può fare oppure no.
- 𝘼𝙘𝙦𝙪𝙞𝙨𝙞𝙨𝙘𝙞 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙛𝙤𝙧𝙯𝙖, 𝙥𝙞𝙪̀ 𝙫𝙚𝙡𝙤𝙘𝙚𝙢𝙚𝙣𝙩𝙚:
Soprattutto quando si fa un lavoro di tonificazione, se tu porti l'attenzione e focalizzi la tua mente su quel tipo di movimento, su quel muscolo... le fibre muscolari impiegate saranno molto più numerose, e quindi il tuo esercizio sarà molto più utile e proficuo.
In questo modo tirerai fuori il massimo beneficio dall'attività per cui stai impegnando il tuo tempo.

Puoi prenotare una visita con me, clicca qui:
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I 3 Errori peggiori nella cura del mal di schiena: li hai fatti anche tu?

4/1/2021

 
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