Negli ultimi anni la critica alla terapia manuale si è inasprita a tal punto che il fisioterapista e professore Dr. Chad E. Cook ha definito questa corrente di pensiero “demonizzazione”.
Egli identifica otto differenti aspetti di questa corrente di pensiero, analizzandoli alla luce dell’attuale letteratura scientifica. Lo scopo di questo lavoro di sintesi è quello di accendere la discussione, dissipare falsi presupposti e restituire ai pazienti una terapia basata sull’evidenza. L’autore ritiene che in medicina, non di rado, quando una cosa non piace o non è compresa viene demonizzata. La storia è ricca di esempi in tale senso: il “ridicolo iniziale” del lavaggio antisettico delle mani, l’angioplastica coronarica percutanea transluminale, le relazioni tra virus e cancro, il contributo dei batteri nello sviluppo delle ulcere e il ruolo dell’ereditarietà nello sviluppo delle malattie. Per ciascuno di questi esempi, gli scettici hanno tentato di screditare il presupposto concettuale pur non avendo prove a sostegno delle loro affermazioni. L’obiettivo di questo tipo di atteggiamento era la demonizzazione. Fisioterapia per la vulvodinia: cos'è e come curarlaIn questo articolo parleremo di come affrontare con la fisioterapia per la vulvodinia questo tipo di problematica.
Iniziamo a definire meglio cosa si intende per vulva: La vulva è la terminazione e l’apertura esterna degli organi genitali femminili esterni, situata nella parte anteriore del perineo, al centro di un complesso di formazioni cutanee di protezione, concentriche l’una all’altra, la più interna delle quali delimita una piccola cavità, detta vestibolo della vagina, nella quale si apre il canale vaginale. Le tecniche manipolative dirette (quelli che vengono chiamati “scrocchi”)se fatte da professionisti e con consapevolezza non sono dannose anzi possono essere risolutive in tanti quadri sintomatologici.
L’auto manipolazione (scrocchiarsi da solo), che nella maggior parte dei casi avviene a livello cervicale e lombare, non fa bene per varie motivazioni. Vediamole insieme: - L’auto- manipolazione avviene su segmenti tendenzialmente già mobili che non devono essere quindi “sbloccati”; - A lungo andare questa abitudine errata può generare un’instabilità articolare e degenerazione cartilaginea. - La sensazione di benessere che si avverte dopo un’auto-manipolazione ha una tempistica ristretta infatti dopo mezz’ora volendo guardare si avrebbe nuovamente la necessità di ri-manipolarsi. Senti disagio o fastidio, non auto-manipolarti prenota una visita con me: Alzi la mano chi non si è mai fatto scrocchiare le articolazioni. E alzi la mano chi non si è mai chiesto cosa succede effettivamente e soprattutto se è un pratica che alla lunga può risultare nociva. A spiegare l'arcano, questo video che mostra esattamente cosa succede alle vostre dita quando con costanza decidete di farle "crocchiare".
Un liquido chiamato liquido sinoviale lubrifica le articolazioni e, talvolta, un accumulo gassoso può verificarsi all'interno. Il crack acustico che si sente è dato da "l'esplodere di queste bolle di gas" e perciò non ha nulla a che fare con le ossa come molti pensano. Una curiosità: ci vogliono circa 20 minuti perché il gas si riformi di nuovo. Il Dottor Donald L. Unger ha deciso di fare da cavia umana e di scrocchiarsi le nocchie di una mano e non dell'altra per vedere se la pratica poteva causare artrite. Dopo sei anni, ha trovato che non c'era stato alcun effetto. Insomma, la scienza ha confermato che farsi scrocchiare le articolazioni non ha controindicazioni per la salute delle vostre articolazioni. Via libera! Fonte |
ATTENZIONE LEGGEREIl dottor Paonessa non rilascia AutoriMarco Paonessa Archivio
Settembre 2021
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