La fisioterapia e l’osteopatia attualmente sono ritenute due discipline distinte su due piani differenti. La fisioterapia è riconosciuta dall’ambiente scientifico, accademico e amministrativo (SSN) e assicurativo; è di fatto parte integrante di ogni struttura ospedaliera e di gran parte dei percorsi terapeutici che riguardano l’apparato locomotore/muscolo scheletrico. Il Fisioterapista (già terapista della riabilitazione) è un professionista della Sanità in possesso del diploma di Laurea o titolo equipollente, che lavora, sia in collaborazione con il Medico e le altre professioni sanitarie, sia autonomamente, in rapporto con la persona assistita, valutando e trattando le disfunzioni presenti nelle aeree della motricità, delle funzioni corticali superiori e viscerali conseguenti ad eventi patologici, a varia eziologia, congenita o acquisita. (Associazione Italiana Fisioterapisti - aifi.net) Scopo ultimo della fisioterapia è quello di riportare la persona trattata il più possibile vicino alla normalità della vita di relazione e lavorativa. A. Still (1828-1917) medico statunitense è considerato il padre dell’osteopatia: nel 1874 intuì che la salute del corpo passa attraverso l’equilibrio della struttura portante dello scheletro, responsabile del funzionamento armonico del sistema muscolare, nervoso e circolatorio. Da questa intuizione prese origine la affermazione che ancora oggi è alla base della filosofia osteopatica: “La struttura governa la funzione ” L’osteopatia è una disciplina “non convenzionale” fondata su solide basi scientifiche che attraverso tecniche manuali specifiche cerca di ristabilire l’equilibrio bio meccanico (OMEOSTASI) del corpo umano.
Il principio fondamentale dell’osteopatia è che il corpo umano è una unità funzionale e la struttura e la funzione sono in costante interrelazione: il recupero ed il mantenimento dell’omeostasi dell’organismo è la base del principio di auto guarigione. L’osteopata è il professionista che consegue il titolo di D.O. dopo un corso di 5000 ore che si conclude con un esame teorico pratico ed è seguito dalla presentazione e discussione di una tesi. Nei cinque anni di corso vengono insegnate le scienze fondamentali (anatomia, fisiologia ecc.), la biomeccanica e viene sviluppata in ore di pratica una capacità manuale palpatoria e manipolativa specifica. La prima valutazione di un soggetto da parte di un osteopata D.O. si sviluppa partendo dall’anamnesi (raccolta di dati, la storia clinica del soggetto ed il suo stile di vita) e prosegue eventualmente con la visione di radiografie,TAC, risonanza magnetica, esami clinici; infine vengono eseguiti dei test manuali al fine di valutare la mobilità e la funzionalità seguiti dall’esame palpatorio alla ricerca di restrizioni dei micromovimenti tissutali e fasciali. Una volta individuate le disfunzioni primarie che possono riguardare i sistemi muscolo-scheletrico, cranio-sacrale,viscerale, vascolare si eseguono interventi manuali al fine di ripristinare la corretta micro e macro mobilità ed il corretto equilibrio tra i sistemi stessi. Dopo questa breve esposizione è chiaro che il fine ultimo della fisioterapia e dell’osteopatia è il medesimo. Ciò che pone su due piani differenti le due discipline è l’approccio filosofico, clinico e l’utilizzo di manualità proprie dell’osteopatia Perché Fisioterapia Osteopatica? Sulla base di una esperienza ventennale possiamo affermare con certezza che la sinergia, nella stessa figura professionale, delle conoscenze e delle tecniche peculiari di ognuna delle due discipline, porta al raggiungimento di risultati di altissimo livello riducendo tempi di trattamento ed impatto doloroso per il paziente. Il fisioterapista che è anche osteopata D.O. si avvale di un percorso formativo di grande spessore che gli permette di affrontare il caso clinico sotto molteplici punti di vista senza perdere di vista il suo ruolo di riabilitatore così da mantenere il suo operato in ambito sanitario. L’approccio osteopatico è assolutamente originale ed il ragionamento clinico che ne scaturisce è così totalizzante che difficilmente il professionista che lo ha compreso può tornare a ragionare in termini di singola patologia. Una lombalgia o una cervicalgia non verranno più trattate a livello distrettuale ma saranno oggetto di una valutazione che le pone in rapporto con l’unità funzionale in una ricerca della causa primaria che potrebbe trovarsi in un altro distretto corporeo o in un altro apparato. Ecco allora che il concetto di fisioterapia viene ampliato e potenziato fino a superare il significato tradizionale del termine. Fisioterapia Osteopatica significa trattare e riabilitare l’individuo come “essere totale” e non come portatore di una patologia o inabilità. Questa visione globale permette al fisioterapista osteopata di interagire con tutte le figure professionali nel campo della riabilitazione e della medicina. E’ esperienza quotidiana il rapporto di collaborazione con fisioterapista, fisiatra, ortopedico, ortodonzista, gnatologo, ortottista, tecnico ortopedico, logopedista, psicologo, posturologo, pediatra, ginecologo. Il fine ultimo del nostro lavoro è portare la persona che si affida a noi il più possibile vicino ad una qualità di vita ideale per la sua potenzialità: per ottenere questo risultato dobbiamo considerare la totalità dei fattori in gioco quindi abbandonare una visione ristretta legata alla patologia per una visione globale legata all’unità funzionale e soprattutto alla persona. Le terapie non convenzionali stanno assumendo un ruolo sempre più importante grazie ai risultati ottenuti. Nel campo della riabilitazione la disciplina che riscuote grande successo è attualmente l'osteopatia. Negli ultimi anni anche la classe medica si è rivolta e si rivolge sempre più spesso alla figura dell'osteopata, figura che attualmente nel nostro paese non ha ancora una dignità sua propria dal punto di vista del profilo professionale e legale. Il numero degli osteopati e delle scuole di osteopatia sta aumentando in modo esponenziale e non sempre ci troviamo di fronte a professionisti o ad organizzazioni che rispondono a criteri minimi di preparazione, competenza e serietà. In questa sede non si vuole trattare il problema politico o legale inerente l'osteopatia, ma semplicemente affrontare la tematica di questa disciplina come strumento che può essere di diritto inserito nel novero delle discipline riabilitative e, senza pretesa di esclusività, utilizzato dai fisioterapisti anche in ambiti convenzionali come ospedali o ambulatori. Si ringrazia il collega Mario Oriani per l'articolo.
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ATTENZIONE LEGGEREIl dottor Paonessa non rilascia AutoriMarco Paonessa Archivio
November 2024
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