L'attività fondamentale che non deve mai mancare in un percorso di cura per il mal di schiena18/1/2021
[L'attività fondamentale che non deve mai mancare in un percorso di cura per il mal di schiena]
Buongiorno Come va oggi? Nelle ultime settimane tante persone mi hanno chiesto delucidazioni riguardo al fatto di seguire un programma a distanza da soli. In questo periodo, vuoi o non vuoi, tante persone si sono ritrovate ad avere limitazioni e difficoltà a proseguire (o iniziare) i loro allenamenti e le terapie, e ora c'è bisogno di trovare delle "alternative". Quindi facendo degli esercizi da casa e degli allenamenti a distanza magari... E si chiedono giustamente se questo tipo di lavoro ha lo stesso effetto delle terapie tradizionali o se può sostituire le sedute di esercizi a studio o in palestra magari. Inoltre tante nuove persone mi hanno rivolto questo genere di domande. Per cui oggi facciamo un po' di chiarezza. Intanto partiamo col dire che non c'è una risposta univoca... E innanzitutto bisogna fare una doverosa premessa. Dobbiamo distinguere 2 grandi tipologie di lavoro, terapie, che possono essere fatte. 1- Da un lato tutte le tecniche fisioterapiche, strumentali e manuali, osteopatiche, manipolazioni, ecc... Quindi che richiedono obbligatoriamente la mano di un operatore esperto. 2- Dall'altro, un lavoro costituito da tutti i tipi di esercizi, movimenti e attività che possono essere svolte sia con la guida di un fisioterapista, allenatore, istruttore, o da soli a casa. Quindi i vari esercizi di mobilità, allungamento, respirazione, rinforzo, coordinazione, la meditazione, l'alimentazione... In questo caso in pratica è il paziente che deve li eseguire. Insomma sei tu che devi muovere attivamente la gamba, sei tu che devi fare l'azione. A questo punto la domanda è: Quando serve l'uno oppure l'altro? Possiamo banalmente dire che ogni situazione è diversa. - Quindi potresti dover allentare delle tensioni viscerali e per prima cosa hai bisogno di manipolazioni. Poi magari farai dei lavori di respirazione e a livello muscolare. - Oppure ti trovi in una situazione acuta di fortissimo dolore e prima di poter fare qualsiasi attività devi ridurlo attraverso le varie tecniche (con la TECAR terapia se per esempio la causa è una tensione muscolare) - O ancora potresti essere in condizione di partire da subito con lavori di mobilità e allungamento. Cosa è meglio fare lo si capisce e stabilisce durante la Valutazione. Quindi sapere da dove e come iniziare il tuo percorso. Quindi... abbiamo 2 tipologie di lavori, uno che deve essere svolto dal terapeuta e l'altro che devi svolgere TU. E laddove il primo, a seconda dei casi, può essere necessario oppure no. Il lavoro da parte tua è sempre necessario. Che a seguirti sia il fisioterapista, un personal trainer oppure che lo fai da solo. Mi dispiace ma non si scappa. Chi mi segue da un po' questo lo sa molto bene, specie i miei pazienti che vengono bacchettati quando non seguono le indicazioni. Quando conosco un nuovo paziente dico sempre che il risultato migliore lo possiamo raggiungere solo se c'è collaborazione da parte di entrambe le parti. Uno dei compiti del terapeuta infatti è renderti consapevole che la tua salute dipende anche dalle azioni che tu personalmente metti in atto ogni giorno. A prescindere dalla situazione iniziale, la cosa certa per chiunque soffre di mal di schiena è che ad un certo punto (prima è meglio) deve imparare ed eseguire certi tipi di esercizi e allenamenti in autonomia. A tutti i miei pazienti a studio infatti assegno degli esercizi, delle routine da svolgere a casa da soli. Dico da soli perché certe attività serve farle ogni giorno (la mobilità per esempio) e non può certo esserci ogni mattina il fisioterapista accanto a te che ti indica gli esercizi. Quindi esiste tutta una categoria di attività da portare avanti in autonomia, e che serve fare in TUTTI i casi. Perché bisogna considerare che questo serve anche per andare a riparare tutti i danni collaterali che si sono sviluppati dopo mesi o anni di mal di schiena, adattamenti posturali a causa del dolore, inattività prolungata... Chi soffre di mal di schiena cronico si trova sempre ad avere rigidità, tensione, ipotono muscolare. Di sicuro potrai confermarlo anche tu. Però queste sono tutte condizioni che non possono e non devono continuare a rimanere. Ma che bisogna assolutamente risolvere, in quanto possono creare a loro volta altri danni alla colonna, se non proprio essere la causa originaria del mal di schiena e della tua problematica. (Per esempio ricordiamo sempre che un'ernia, a meno che tu non abbia avuto un trauma, è il risultato di un eccessivo sovraccarico delle strutture articolari, dovuto a disturbi posturali, squilibri muscolari, muscoli poco allenati che non sono in grado di sopperire il carico dalle articolazioni) Nel percorso di cura è necessario quindi inserire questo tipo di attività. Successivamente non è che ci fermiamo, ma continuiamo con alcuni allenamenti per rinforzare la muscolatura, mantenere e migliorare la condizione fisica settimana dopo settimana. Perché l'obiettivo è CONTINUARE a stare bene. Non vogliamo fare terapie, esercizi, farci il mazzo per eliminare il problema e il dolore... Per poi adagiarci sugli allori e farlo ritornare, o svilupparne uno nuovo. Vogliamo eliminare il mal di schiena, e lo vogliamo eliminare per sempre (nei limiti dell'umanamente possibile) Lo voglio io, lo vogliono i miei pazienti, e penso proprio che lo voglia anche tu. Per farlo serve continuare a lavorare, ad allenarsi, intraprendere nuove abitudini, mantenersi attivi. In questo momento in cui siamo maggiormente costretti a passare del tempo in casa, forse è più importante che mai trovare il modo di farlo, anche se non ci eravamo abituati. È anche per questo che ho creato il Protocollo Proteggi la tua Schiena... che ho progettato un programma e un percorso che potesse essere seguito e portato avanti a distanza e in autonomia da casa propria, senza attrezzi particolari... Per permettere a tutti di migliorare la salute della propria schiena anche in questa nuova situazione in cui ci troviamo per adesso. Per riassumere prima di lasciarci. Ci sono 2 categorie di lavoro: uno fatto dal fisioterapista, operatore, osteopata e uno fatto di esercizi e movimenti che devi svolgere Mentre le terapie operatore dipendente possono essere necessarie oppure no (in alcuni casi assolutamente sì), e ti portano fino ad un certo punto. Il lavoro da casa, in autonomia è SEMPRE necessario. Da affiancare alle altre terapie per massimizzare e mantenere i risultati. O se la problematica lo consente, può da solo essere totalmente efficace e permettere di risolvere il problema. Di sicuro è già un grande passo avanti nel ridurre notevolmente il dolore ed evitare che possa peggiorare. Per oggi è tutto. Spero di essere stata abbastanza chiaro . E se per caso non è così o hai ancora qualche dubbio fammi sapere. Puoi prenotare una visita con me, clicca qui: https://olos.beebeeboard.com/booking Alla prossima Marco Comments are closed.
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