Le paralisi ostetriche di plesso brachiale Questo evento, che nei paesi ad alto livello sanitario é di circa 1/1000-1500 nuovi nati, va considerata una vera e propria patologia da parto. Si verifica di solito in presenza di complicazioni non previste, che insorgono nell'ultima parte del travaglio e che costringono ad una rapida esecuzione delle manovre di espulsione. Nell'80% dei casi si presenta come una paralisi dei movimenti del braccio, con conservazione della funzione delle dita della mano (paralisi alte o C5-C6). Più raramente la paralisi é completa, con l'arto flaccido e inerte lungo il corpo (paralisi totali).
I piccoli con trazioni lievi dei rami del plesso brachiale che riprendono bene già entro i primi 10 giorni non necessitano di alcuna terapia. Per gli altri la fisioterapia va iniziata a partire dalla seconda settimana (anche dalla terza se vi é stata una frattura della clavicola). L'evoluzione della paralisi va seguita con attenzione per poter decidere, verso il 3° mese di vita, se la guarigione del piccolo paziente avverrà in modo valido spontaneamente o potrà trarre vantaggio da un intervento di riparazione microchirurgica, oggi eseguibile in sicurezza, atto a ripristinare i collegamenti nervosi interrotti.Del pari sarà valutata la necessità di disciplinare la rigenerazione nervosa spontanea medianti allungamenti tendinei e transfer muscolari. Si ringrazia plexus.it per l'articolo Per una trattazione più dettagliata di questi aspetti si rimanda alla sito PARALISI OSTETRICA, clicca sul pulsante sotto.
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ATTENZIONE LEGGEREIl dottor Paonessa non rilascia AutoriMarco Paonessa Archivio
Settembre 2021
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