Le tecniche di manipolazione osteopatica si basano sul principio che la struttura del corpo e la funzione sono dipendenti l'uno dall'altro. Quando la struttura è alterata attraverso il sistema muscolo-scheletrico, le anomalie si verificano in altri sistemi del corpo. Questo, a sua volta, può produrre restrizione di movimento, di mobilità, cambiamenti del tessuto, e asimmetrie (disfunzioni somatiche). Questo vale per tutte le età, ed è per questo che l'Osteopatia si occupa anche dei bambini, anche molto piccoli e neonati. L'Osteopatia si interessa delle carenze strutturali, derivanti per esempio, da traumi subìti già al momento del parto o dopo la nascita. Questi cambiamenti strutturali possono essere la causa di disturbi funzionali come i problemi digestivi del neonato, la difficoltà di suzione o il vomito, le infezioni ricorrenti e fenomeni allergici dell'infanzia, così come, andando avanti nell'età della fanciullezza, la scoliosi, la malocclusione e inadeguatezze comportamentali durante gli anni scolastici.
Benché sia bene ricordare che l'Osteopatia non è un'alternativa al trattamento medico, ma va intesa “a fianco” della medicina come un approccio complementare, sono ormai tantissimi gli studi scientifici che ne dimostrano l'efficacia anche in ambito pediatrico. E' di quest'anno, per esempio, lo studio italiano condotto dall'AIOT/EBOM pubblicato su BMC Pediatrics e indicizzato su PubMed dal titolo: Effetti del trattamento manipolativo osteopatico sulla durata del soggiorno ospedaliero in una popolazione di neonati prematuri: studio controllato randomizzato. Condotto tra il 2008 e il 2009 da F. Cerritelli, G. Pizzolorusso, F. Ciardelli, E. La Mola, V. Cozzolino, C. Renzetti, C. D'Incecco, P. Fusilli, G. Sabatino e Gina Barlafante, lo studio ha riguardato 110 soggetti senza complicazioni mediche e con età gestazionale tra le 28 e 38 settimane ed ha randomizzato il campione in 2 gruppi da 55 soggetti ciascuno, suddivisi in un gruppo di studio ed uno di controllo. Nel corso dell'indagine tutti i soggetti hanno ricevuto assistenza pediatrica di routine, e il gruppo di studio è stato sottoposto a Trattamento Manipolativo Osteopatico per tutto il periodo di ospedalizzazione. I risultati hanno consegnato un quadro chiaro su come il trattamento osteopatico incida positivamente nella cura dei neonati e sulla durata del ricovero, con una grossa differenza tra il gruppo di studio e quello di controllo, dimostrando chiaramente che l'OMT (Trattamento Manipolativo Osteopatico) può avere un ruolo importante nella gestione dell'ospedalizzazione dei neonati prematuri. Un dato estremamente importante a fronte dei costi associati al ricovero dei nati pretermine. “In America – stando all'analisi di Russell et al. (2007) a cui si fa riferimento nello studio italiano - si spendono 5,8 miliardi di dollari l'anno, corrispondenti al 47 per cento del costo complessivo dei ricoveri di tutti i neonati e al 27 per cento di tutti i soggiorni pediatrici”. Che l'Osteopatia fosse d’aiuto per ridurre la durata di degenza in ospedale ed il dolore è stato confermato peraltro da un altro studio, anche questo italiano, condotto nel reparto di Neurochirurgia del “Meyer” di Firenze e condotto dall'Osteopata Tommaso Ferroni e il dr. Lorenzo Genitori, direttore del Dipartimento Neurosensoriale dell’ospedale pediatrico. Si ringrazia per l'articolo Adriana Quacquarelli. Fonte
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ATTENZIONE LEGGEREIl dottor Paonessa non rilascia AutoriMarco Paonessa Archivio
Settembre 2021
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