DOTT. MARCO PAONESSA, FISIOTERAPIA OSTEOPATIA
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Coppettazione: moda o metodo efficace? Tutta la verità spiegata bene.

30/5/2025

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La lettera del dr Pao!
​Coppettazione: moda o metodo efficace? Tutta la verità spiegata bene.
Negli ultimi anni si vedono sempre più spesso persone (e atleti famosi) con dei cerchi rossi sulla schiena o sulle gambe: sono i segni della coppettazione (cupping therapy). Ma funziona davvero? Serve per curare i dolori? Può migliorare la performance sportiva? Facciamo chiarezza, con il consueto stile chiaro e ironico del Meccanico del Corpo.
🌍 Cos'è la coppettazioneLa coppettazione è una tecnica di origine antichissima, che consiste nell'applicare delle coppette di vetro o silicone sulla pelle, creando un effetto ventosa (pressione negativa). L'obiettivo? "Stimolare il flusso sanguigno", "rimuovere le tossine", "sciogliere tensioni"... almeno secondo chi la promuove.
Ma cosa dice davvero la scienza?
🔍 Funziona davvero per i dolori muscolari?Le ricerche scientifiche più serie ci dicono che la coppettazione può:
  • Ridurre temporaneamente il dolore, soprattutto nella schiena o nel collo;
  • Dare una sensazione di rilassamento e leggerezza;
  • A volte migliorare un po' la mobilità.
Tuttavia:
  • Gli effetti sono simili al placebo;
  • Non è più efficace di un buon massaggio o di una terapia manuale;
  • L'effetto è superficiale, non profondo come spesso si crede.
In pratica, può aiutare un po', ma non è la bacchetta magica. Ed esistono tecniche decisamente più complete e potenti.
⚡️ Ci sono alternative più efficaci?Eccome! Ecco alcune tecniche usate in studio con risultati più affidabili:
  • Terapia manuale miofasciale: lavora sui tessuti profondi, migliora la mobilità e riduce la tensione.
  • TECAR terapia: stimola il metabolismo tissutale in profondità, accelera il recupero.
  • Endermologie / Endosphères: trattamento meccanico profondo su fasce e microcircolo.
  • IASTM (strumenti tipo Graston o Gua Sha): più selettivi, efficaci su aderenze e trigger point.
  • Rehab-Pilates e movimento attivo: essenziale per consolidare i miglioramenti.
🏅 Ma gli atleti la usano! Migliora la performance?Ecco un punto importante: molti sportivi d'élite usano la coppettazione. Ma la scienza ci dice che:
  • Non migliora la forza, la velocità o la resistenza;
  • Al massimo riduce la percezione soggettiva della fatica;
  • È un effetto più mentale che muscolare.
In sintesi: se uno sportivo sente di stare meglio dopo, ben venga. Ma non fa miracoli. E le vere strategie per migliorare la performance restano:
  • allenamento mirato;
  • recupero attivo;
  • terapia manuale ed esercizi individualizzati;
  • alimentazione e sonno adeguati.
🚑 In studio, come la usiamo?La coppettazione non è bandita, ma la uso solo in casi specifici, come tecnica accessoria, per esempio:
  • rilassare aree muscolari molto sensibili;
  • stimolare il microcircolo in zone fredde o fibrotiche;
  • dare sollievo soggettivo in pazienti che la richiedono.
Ma mai come unica terapia, e mai al posto di tecniche più efficaci e personalizzate.

In sintesi: la coppettazione non è una truffa, ma nemmeno una rivoluzione. Serve a qualcosa? Sì, ma poco. Meglio usarla con criterio, e affiancarla a trattamenti veri, studiati su misura.
Per saperne di più, o per provare un percorso completo e davvero efficace, scrivimi!
Alla prossima, con un'altra storia dal mio lettino!
​
Dr Marco Paonessa
Fisioterapista, specializzato in osteopatia
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Il fisioterapista ingegnere emozionale – Costruttore di ponti tra corpo, ragione ed empatia

30/5/2025

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“Meccanico del Corpo”, certo. Ma anche ingegnere emozionale.
Chi lo avrebbe detto? Io, con un passato da elettronico e un presente da fisioterapista, oggi mi ritrovo a progettare circuiti ben più complessi: quelli tra corpo, mente ed emozione.
Ogni persona che entra nel mio studio non porta solo un mal di schiena o un'articolazione rigida. Porta una storia. Porta tensioni sedimentate, posture che raccontano timidezze, ansie o fatiche. Porta dubbi, aspettative, a volte speranze.
Ecco dove scatta l’ingegneria. Non quella dei cavi, ma quella degli equilibri umani.
Ogni trattamento diventa un progetto:
  • analisi del "guasto"
  • lettura dei segnali
  • calibrazione degli interventi
  • verifica dell’equilibrio tra efficacia e benessere
Ma soprattutto: empatia, quel componente invisibile che non si trova nei manuali di anatomia, ma senza cui nessun percorso di cura funziona davvero.
🧩 Sono un costruttore di ponti tra il corpo che urla e la mente che non sempre ascolta.
🔧 Sono un traduttore di segnali corporei in parole chiare e semplici.
⚙️ Sono il progettista di un equilibrio che rispetti la biomeccanica… ma anche la biografia di chi ho davanti.
Essere un ingegnere emozionale non è un’etichetta: è una scelta quotidiana.
È il modo in cui, con l'Esercizio terapeutico o le mani, provo a riparare non solo una spalla, ma anche un po’ la fiducia nel proprio corpo.

Il tuo Meccanico del Corpo

dott. Marco Paonessa
Fisioterapista specializzato in osteopatia
"Fisioterapista ingegnere emozionale – Costruttore di ponti tra corpo, ragione ed empatia"


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Trattamento del dolore inguinale correlato agli adduttori. Non solo un dolore all’anca!

21/11/2024

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 Il dolore inguinale è un’entità clinica comune per i professionisti, specialmente per coloro che trattano atleti. A rendere le cose più complesse, distinguere il dolore inguinale correlato agli adduttori (ARGP) da altre diagnosi differenziali può essere difficile poiché diverse strutture coesistono intorno alla pelvi anteriore. Le caratteristiche cliniche includono (16):
  1. Dolore alla palpazione dei tendini degli adduttori
  2. Riproduzione dei sintomi durante la contrazione degli adduttori
  3. Dolore durante l’allungamento passivo
​
La prevalenza degli infortuni a livello inguinale è approssimativamente del 13% negli uomini e del 7% nelle donne, soprattutto in coloro che presentano deficit di forza. Inoltre, chi ha subito un infortunio precedente ha una probabilità da 2 a 4 volte maggiore di sviluppare una recidiva, quindi è fondamentale che la riabilitazione sia progressiva ed esponga la muscolatura agli stress associati al loro sport. Per maggiori informazioni sull’ARGP.

Nel riabilitare la muscolatura degli adduttori, è importante considerare le molteplici funzioni che svolgono per il movimento e la stabilità dell’anca e includerle nel programma di esercizi.
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I programmi di prevenzione degli infortuni, compresi gli esercizi di equilibrio, riducono il rischio di lesioni alla caviglia nei giocatori di calcio: una revisione sistematica.

20/11/2024

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PUNTI CHIAVE
  1. Gli esercizi di equilibrio riducono efficacemente il rischio di distorsione della caviglia del 36% per 1000 ore di allenamento.
  2. Il tipo ottimale di esercizio non è determinato, ma dovrebbe includere difficili esercizi di equilibrio su una gamba sola, corsa su superfici instabili e l'introduzione di compiti motori specifici (prendere una palla, saltare e stare in piedi su una gamba sola, ecc.).
  3. Gli effetti clinici positivi associati agli esercizi di equilibrio sono probabilmente dovuti all'alto livello di compliance degli atleti, mantenuto per un periodo di 6 mesi.
CONTESTO E OBIETTIVI
Le distorsioni della caviglia sono tra le lesioni acute più comuni negli sport di squadra come il calcio. Molti atleti non si riprendono completamente da una distorsione alla caviglia e possono sviluppare sintomi cronici come instabilità, dolore e lesioni ricorrenti. C’è la necessità di sviluppare strategie efficaci per la prevenzione primaria delle distorsioni della caviglia nel calcio; è anche importante che queste strategie possano essere facilmente implementate nella pratica clinica.
La revisione sistematica e la meta-analisi hanno esaminato se i programmi di prevenzione degli infortuni, compresi gli esercizi di equilibrio, fossero efficaci nel ridurre l'incidenza delle distorsioni della caviglia nei giocatori di football.
Un gran numero di atleti non si riprende completamente da una distorsione della caviglia, sviluppando così sintomi cronici come instabilità e dolore.

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L'esercizio stimola la crescita dei nervi attraverso l'impatto biochimico e fisico

19/11/2024

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Sommario: I ricercatori hanno scoperto che l'esercizio fisico promuove la crescita dei neuroni sia attraverso segnali biochimici (miochine) che attraverso lo stretching fisico. Le cellule muscolari, quando contratte, rilasciano miochine che aumentano la crescita e la maturità dei neuroni. Inoltre, i neuroni che sono stati "esercitati" attraverso il movimento meccanico sono cresciuti tanto quanto quelli esposti alle miochine.
Questi risultati rivelano il duplice ruolo dell'esercizio fisico nella stimolazione dei nervi, offrendo speranza per lo sviluppo di terapie mirate alla riparazione dei nervi e alle malattie neurodegenerative. Questa ricerca apre nuove strade nel trattamento del danno ai nervi attraverso "l'esercizio fisico come medicina".
Fatti chiave:
  • L'esercizio rilascia segnali generati dai muscoli, promuovendo la crescita dei neuroni.
  • Anche lo stretching meccanico dei neuroni da solo aumenta significativamente la loro crescita.
  • Sia gli effetti biochimici che quelli dell'esercizio fisico sono vitali per la salute dei neuroni.
Fonte: MIT
Non c'è dubbio che l'esercizio fisico faccia bene al corpo. L'attività regolare non solo rafforza i muscoli, ma può rafforzare le ossa, i vasi sanguigni e il sistema immunitario.
Ora, gli ingegneri del MIT hanno scoperto che l'esercizio fisico può avere benefici anche a livello dei singoli neuroni. Hanno osservato che quando i muscoli si contraggono durante l'esercizio, rilasciano una zuppa di segnali biochimici chiamati miochine.

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Sorprendentemente, i ricercatori hanno anche scoperto che i neuroni rispondono non solo ai segnali biochimici dell'esercizio, ma anche ai suoi impatti fisici. Credito: Neuroscience News

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Gli adulti imparano le abilità più velocemente, ma i bambini le conservano meglio con il sonno

19/11/2024

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Sommario: Contrariamente alle credenze comuni, gli adulti possono apprendere nuove abilità motorie più velocemente dei bambini, ma i bambini conservano meglio queste abilità grazie a un più efficace consolidamento della memoria guidato dal sonno. In uno studio recente, gli adulti hanno mostrato un'acquisizione più rapida delle abilità, mentre i bambini hanno dimostrato una ritenzione superiore dopo il sonno.
I risultati evidenziano come l'età influenzi il processo di apprendimento motorio, con implicazioni per l'allenamento delle abilità e le strategie di riabilitazione. Le capacità cognitive mature degli adulti probabilmente contribuiscono a un apprendimento più rapido, mentre il sonno dei bambini aiuta il consolidamento della memoria. Queste intuizioni possono avvantaggiare i professionisti in campi come lo sport, l'istruzione e la terapia fisica.
Fatti chiave:
  • Gli adulti imparano le abilità motorie più velocemente, ma i bambini le conservano meglio dopo il sonno.
  • I bambini migliorano le prestazioni delle abilità da un giorno all'altro, mentre gli adulti tendono a perdere alcune capacità.
  • Questi risultati potrebbero guidare la formazione delle competenze, la riabilitazione e le strategie di insegnamento.
Fonte: Università di Copenaghen
Contrariamente alla credenza popolare, i bambini non sono più bravi degli adulti nell'apprendere nuove abilità. In effetti, i giovani adulti sembrano imparare più velocemente dei bambini, ma tendono anche a dimenticare più rapidamente. Qui, dormire meglio sembra avvantaggiare i bambini. Questa è la conclusione di un nuovo studio dell'Università di Copenaghen.

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Rizoartrosi: cause, sintomi e prevenzione

14/11/2024

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La rizoartrosi è una condizione comune che colpisce l'articolazione alla base del pollice. Può causare dolore, rigidità e limitazioni nella mobilità. I sintomi possono progredire con il tempo, quindi è importante intervenire il prima possibile.


Cause della rizoartrosi
  • Età: la degenerazione della cartilagine aumenta con l'avanzare degli anni.
  • Uso ripetitivo del pollice: attività come il cucito, la scrittura e l'uso eccessivo dello smartphone possono contribuire alla rizoartrosi.
  • Predisposizioni genetiche e fattori ereditari.
  • Traumi pregressi all'articolazione CMC, come fratture o lussazioni.
​
Diagnosi della rizoartrosi 
La diagnosi si basa su un esame clinico e su strumenti diagnostici come le radiografie.
Prevenzione della rizoartrosi

  • Limitare i movimenti ripetitivi.
  • Esercizi di rinforzo e stretching.
  • Educazione e supporti ergonomici.

Trattamento della rizoartrosi
La fisioterapia può aiutare a ridurre il dolore e migliorare la funzionalità del pollice. I trattamenti possono includere mobilizzazioni articolari, esercizi di rinforzo e terapie strumentali.

​Conclusioni
La rizoartrosi può essere una condizione dolorosa e limitante, ma con un trattamento adeguato è possibile migliorare la qualità della vita. Se si avvertono sintomi di #rizoartrosi, è importante consultare un medico o un fisioterapista per una valutazione e un piano di trattamento personalizzato.

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Dismetria (o meglio eterometria) degli arti inferiori, falsa gamba corta o vera gamba corta?

15/9/2021

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​In ambito medico spesso c'è molta confusione nella prescrizione del rialzo nei casi di dismetria degli arti inferiori. Tutto ciò è dovuto alla poca chiarezza e alla difficoltà di riconoscimento tra un reale accorciamento dell'arto inferiore o un suo falso accorciamento dovuto ad altre componenti.
La prescrizione del rialzo è spesso fatta con molta leggerezza e senza le opportune valutazioni cliniche.
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E' assolutamente indispensabile accertarsi se realmente è presente una vera gamba corta, che necessita dell'uso permanente di un rialzo, o di un altro fenomeno per il quale il suo utilizzo - oltre ad essere inutile - può risultare dannoso.
L'unico mezzo diagnostico attualmente utilizzato è la misurazione radiografica della linea cotiloidea. Esistono tuttavia diverse componenti che determinano un falso accorciamento dell'arto:
  • Valgismo di calcagno o di ginocchio, maggiore da un lato rispetto all'altro, provoca una diminuzione della distanza dal suolo al cotile; abbassando quest'ultimo si determina una falsa gamba corta.
  • Il basculamento dell'osso iliaco può influenzare l'altezza del cotile: un basculamento anteriore abbassa il cotile determinando una falsa gamba lunga, un basculamento posteriore innalza il cotile determinando una falsa gamba corta.
  • L'ossificazione anormale del bacino.
  • La rotazione del bacino che generalmente abbassa il cotile dal lato propulso.
  • La scoliosi lombare.
  • Fissazioni viscerali.
  • Retrazioni muscolari di psoas, piriforme (sindrome del piriforme), ecc..
Per queste ragioni è opportuno valutare attentamente il paziente prima di prescrivere un rialzo attraverso esami strumentali e test di valutazione.
  • La scansioscintigrafia e RX
  • Osservazione del paziente
In stazione eretta, è necessario valutare se vi è coerenza tra inclinazione del bacino ed un arto inferiore apparentemente più deformato. Valutando  la posizione seduta è possibile eliminare l'influenza degli arti inferiori sul basculamento del bacino: se in questa posizione il bacino risulta perfettamente allineato rispetto alla posizione in stazione eretta, la causa del basculamento è da imputare all'arto inferiore.
  • Test osteopatici che valutano il basculamento del bacino.
Alla luce di tali aspetti la prescrizione del rialzo va effettuata solo dopo numerosi accertamenti. Tale soluzione non deve avere mai uno spessore eccessivo ed è preferibile considerare qualche mm in meno rispetto al reale bisogno. Deve essere posizionato al di sotto della pianta del piede e non solo sotto al tallone, poiché ciò favorirebbe l'accorciamento del tricipite surale.
​
Bibliografia
  • Le scoliosi, Philippe Souchard, Mar Ollier
  • Trattato di osteopatia strutturale, Alain Bernard
  • Siti internet vari e articoli vari
Fonte: Dottor Ilio Iannone
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Osteopatia per gestanti e tutela perineale in gravidanza

30/8/2021

 
Fonte, articolo adattato.
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​L’area perineale femminile è interessata in modo significativo da tutti i cambiamenti che avvengono durante il ciclo di vita del corpo della donna: pubertà, età fertile, gravidanza, parto, puerpuerio, allattamento, climaterio. Una normale statica pelvica e una regolare funzione vescico-sfinterica, retto – anale, sessuale sono determinate dall’armonia integrata di diverse strutture locali, distrettuali e d’interazione centrale. L’alterazione di questa attività integrata può determinare il verificarsi di problemi, come per esempio il prolasso genitale, l’incontinenza urinaria e fecale o il dolore pelvico cronico, che necessitano di un approccio globale per essere prevenuti e curati.

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La demonizzazione della terapia manuale

18/8/2021

 
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Negli ultimi anni la critica alla terapia manuale si è inasprita a tal punto che il fisioterapista e professore Dr. Chad E. Cook ha definito questa corrente di pensiero “demonizzazione”.
Egli identifica otto differenti aspetti di questa corrente di pensiero, analizzandoli alla luce dell’attuale letteratura scientifica. Lo scopo di questo lavoro di sintesi è quello di accendere la discussione, dissipare falsi presupposti e restituire ai pazienti una terapia basata sull’evidenza.
L’autore ritiene che in medicina, non di rado, quando una cosa non piace o non è compresa viene demonizzata. La storia è ricca di esempi in tale senso: il “ridicolo iniziale” del lavaggio antisettico delle mani, l’angioplastica coronarica percutanea transluminale, le relazioni tra virus e cancro, il contributo dei batteri nello sviluppo delle ulcere e il ruolo dell’ereditarietà nello sviluppo delle malattie. Per ciascuno di questi esempi, gli scettici hanno tentato di screditare il presupposto concettuale pur non avendo prove a sostegno delle loro affermazioni. L’obiettivo di questo tipo di atteggiamento era la demonizzazione.

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